Le mestruazioni secondo le persone autistiche
Mestruazioni e persone autistiche: non se ne parla abbastanza. Eppure, secondo i dati emersi da una recente ricerca, farlo è fondamentale per aumentare informazione e consapevolezza.
Mestruazioni e persone autistiche: non se ne parla abbastanza. Eppure, secondo i dati emersi da una recente ricerca, farlo è fondamentale per aumentare informazione e consapevolezza.
Le mestruazioni non dovrebbero più essere un tabù per le donne, ma ci sono persone per cui il ciclo mestruale rappresenta ancora un momento di difficoltà; questo accade, ad esempio, per le persone autistiche che nella gran parte dei casi non hanno neppure la percezione del proprio ciclo, come emerge da una ricerca condotta dal brand per il benessere femminile Intimina.
Prima di entrare nel merito del discorso, però, una premessa: useremo la dicitura persone autistiche per le ragioni che abbiamo spiegato nell’articolo riportato qui sotto; tranne nei virgolettati, laddove l’interlocutore abbia scelto di utilizzare la formula persona con autismo:
Mentre le mestruazioni cominciano finalmente a essere sdoganate, per essere affrontate come argomento naturale nelle persone neurotipiche, lo stesso non si può dire per quanto riguarda l’autismo: secondo la ricerca condotta ad aprile da Intimina, infatti, addirittura il 49% non ha percezione del ciclo mestruale, mentre il 30% impiega dai 4 ai 5 anni per imparare a gestirlo.
Secondo i dati più recenti diffusi dall’Angsa – Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo – solo nel nostro Paese sarebbero 600 mila le persone autistiche e, per quanto più comune tra i maschi, con un rapporto di 4 a 1, le donne autistiche si trovano ad avere a che fare, fra le altre cose, con le problematiche legate alle mestruazioni.
In generale le persone autistiche, secondo il report rilasciato da Intimina, si sentono inascoltate e dichiarano di non avere sufficienti informazioni, tanto che quasi la metà – il 49% – ha riferito di non avere una percezione del proprio ciclo mestruale, mentre un terzo – il 30% – ha spiegato che ci sono voluti 4 o 5 anni per imparare a gestirlo.
Più della metà, ovvero il 59%, dichiara di non sentirsi a proprio agio a parlarne, mentre il 16% ha dovuto imparare a riconoscere questo cambiamento. Addirittura l’83% trova difficili da usare i prodotti mestruali.
È chiaro che il momento più critico sia quello della pubertà, quando le mestruazioni fanno la loro comparsa e gestirle è difficile, come sottolineato anche da Alessandra Bitelli, Woman Empowering Coach: “La pubertà è un momento importante di passaggio al mondo adulto, una sorta di attraversamento con un significativo cambiamento, sia dal punto di vista della percezione di sé per via dei cambiamento del proprio corpo e dell’umore, sia anche da quello della gestione pratica di quando compare la mestruazione. La ricerca evidenzia che la gestione di questo evento non è sempre facile soprattutto nei casi in cui l’individuo fa fatica a vivere serenamente i cambiamenti. Diventa quindi ancora più importante supportare e facilitare l’accoglimento delle mestruazioni con naturalezza e aiutando a creare la routine in tempi brevi“.
Ciò che stupisce, dai risultati della ricerca condotta da Intimina, è quanto le persone autistiche diano importanza alle sensazioni di vario tipo dell’ambiente: ad esempio, il 70% ha dichiarato di notare il profumo dei prodotti mestruali quali assorbenti, tamponi o coppette mestruali, il 66% ne è infastidito e il 26% ha invece affermato che proprio gli odori sono il principale problema durante le mestruazioni.
Il 96% di chi ha preso parte all’indagine ha dichiarato di sperimentare cambiamenti emotivi durante le mestruazioni, e il 38% che proprio i mutamenti di umore sono tra le principali preoccupazioni prima del loro arrivo. C’è poi un 42% preoccupato di avere forti emorragie durante le mestruazioni, e un altro 42% che lo è invece per i crampi mestruali.
Quello che più di tutto risulta evidente è però un’insicurezza di fondo nel parlare di mestruazioni, anche con amici intimi o familiari – il 41% del campione lo pensa -. “Le persone con autismo come me potrebbero avere difficoltà a parlare di mestruazioni perché si vergognano o potrebbero essere collegati alle sfide sociali vissute da molte persone autistiche – ha spiegato Steph Jones, psicoterapeuta Membro del British Association for Counselling and Psychotherapy – È anche estremamente comune provare sentimenti di depressione e ansia appena prima dell’inizio della mestruazione“.
Il 39% delle persone autistiche intervistate non è stata in grado di identificare correttamente la cervice su un’immagine del sistema riproduttivo femminile, segno che esiste anche una difficoltà oggettiva rispetto alla conoscenza del proprio apparato genitale.
La nostra missione è quella di offrire consigli e supporto a tutti, indipendentemente dal background – ha detto Daniela Zagar di Intimina spiegando le ragioni che hanno spinto alla ricerca – Abbiamo commissionato questa ricerca per aiutare le voci delle persone autistiche a essere ascoltate e a capire le sfide che devono affrontare per superare lo stigma di questo argomento. Speriamo davvero che i risultati di questa ricerca e i consigli all’interno del report, siano di supporto a molte persone con autismo e alle loro famiglie.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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