Con 'Flowers’, Miley Cyrus trasforma il dolore per l'amore finito in un inno all'amor proprio

Nel suo ultimo singolo, la cantante promuove l'idea di sentirsi appagati senza per forza avere un partner al proprio fianco, di essere felici in modo autosufficiente, senza che questo debba per forza dipendere dall'amore romantico. 

Solo 24 ore dopo l’uscita della revenge song di Shakira contro Piqué – con tutti i riferimenti del caso alla sua “presunta sostituta” – Miley Cyrus ha sorpreso i suoi fan pubblicando il suo ultimo singolo, Flowers. La canzone, che anticipa il nuovo album Endless Summer Vacation, è diventata un simbolo dell’empowerment e del self love. In essa, infatti, Cyrus trasforma il dolore per l’amore finito in un inno all’amor proprio. E diventa a tutti gli effetti un tributo a se stessa.

La cantante statunitense mette l’accento sull’essere felici con se stessi, senza aver bisogno di nessuno, anche quando una relazione importante – il suo è con tutta probabilità un riferimento alla fine del matrimonio con l’attore Liam Hemsworth – finisce. Un messaggio importante che spodesta quello della cantante colombiana, la quale invece, come si legge su El Pais, trasporta indietro nei cliché più tossici dell’amore romantico, a valori che pensavamo già superati.

Il ritornello di Flowers recita:

Io posso comprare fiori a me stessa
Scrivere il mio nome sulla sabbia
Parlare con me stessa per ore
Vedere cose che tu non capisci
Posso portare me stessa a ballare
E posso tenere la mia mano
Sì, posso amarmi meglio di come lo puoi fare tu.

Con queste parole, Miley Cyrus promuove l’idea di sentirsi appagati senza per forza avere un partner al proprio fianco, di essere felici in modo autosufficiente, senza questo debba per forza dipendere dall’amore romantico.

Flowers arriva a due anni dall’annuncio del divorzio tra l’artista e Hemsworth: i due sono stati sposati per un anno, ma prima hanno condiviso una relazione di dieci anni.

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