È morta Inge Feltrinelli, la “regina dell’editoria”
Si è spenta nella notte Inge Schönthal Feltrinelli, la celebre editrice soprannominata “The queen of publishing”. La donna avrebbe compiuto a breve 88 anni ed era da tempo malata.
Si è spenta nella notte Inge Schönthal Feltrinelli, la celebre editrice soprannominata “The queen of publishing”. La donna avrebbe compiuto a breve 88 anni ed era da tempo malata.
Questa notte la lunga battaglia di Inge Feltrinelli contro la malattia si è conclusa. L’editrice è morta nella sua casa, circondata dall’affetto dei familiari. Se n’è andata in silenzio, così come aveva amato vivere per tanto tempo. Inge avrebbe compiuto 88 anni il prossimo 24 novembre 2018, e in molti la ricordano ora come la “regina dell’editoria”. La donna, moglie di Giangiacomo Feltrinelli, riuscì a salvare l’omonima casa editrice dopo la morte del suo fondatore, regalando all’Italia intera un patrimonio culturale di inenarrabile importanza.
Inge Schönthal Feltrinelli naque nel 1930 nella Bassa Sassonia, e più precisamente presso il paese tedesco Göttingen. Figlia di sangue misto – da parte di padre era ebrea – venne salvata dalla furia nazista da sua madre, che costrinse il marito ad emigrare in America e mise la figlia sotto la protezione di Otto, un ufficiale della cavalleria tedesca che accettò di farle da patrigno. La piccola Inge soffrì molto per l’assenza del suo vero padre – in un viaggio in America dopo la fine del regime nazista, la ragazza venne respinta dall’uomo che la mise al mondo.
E le privazioni del dopoguerra non furono certo più facili da sopportare. Inge si dedicò sin dalla giovinezza alla sua grande passione, la fotografia. La sua carriera decollò quando riuscì a scattare celebri capolavori ancora oggi ammirati. Tra i lavori che ricordiamo, ci sono le foto scattate a Ernest Hemingway, a Pablo Picasso, a Greta Garbo, a John Fitzgerald Kennedy e a Wiston Churchill.
Nel 1958 la donna conobbe Giangacomo Feltrinelli e, innamoratasi perdutamente di lui, lo affiancò nella conduzione della sua casa editrice. La loro storia d’amore si concluse tragicamente nel 1972, quando Giangiacomo saltò in aria nel tentativo di piazzare una bomba presso i tralicci dell’Enel nelle campagne di Segrate. Dopo questo terribile avvenimento, Inge decise di prendere le redini della casa editrice, salvandola in un momento di difficoltà e lasciandola poi nelle mani di suo figlio Carlo.
Nel giorno della sua morte, la casa editrice Feltrinelli pubblica una nota con cui esprime l’immensa gratitudine ad una donna che ebbe il coraggio di non gettare la spugna.
“Fonte quotidiana di ispirazione per le attività dell’intero Gruppo, Inge Feltrinelli è stata la guida più esigente e lo sguardo più innovativo, l’entusiasta promotrice di nuove attività come la diga più invalicabile a difesa dell’indipendenza e dell’autonomia della cultura e di tutte le manifestazioni di pensiero libero. Ci lascia una donna che sapeva distinguere la qualità e che ha portato in Italia e a Milano, nel corso degli ultimi cinquant’anni, scrittrici, scrittori, editori, intellettuali internazionali animando un contesto di inestimabile ricchezza. Il nostro Gruppo non può che ricordare adeguatamente la straordinaria vita di Inge Feltrinelli prendendosi l’impegno di continuare a percorrere la strada da lei tracciata. In tutte le forme e con tutta l’energia possibile”.
Web editor, amante della lettura e degli animali. Nata e cresciuta nelle Marche ma espatriata in Piemonte, vivo con i miei 3 gatti (e un marito) e scrivo per passione di gossip e televisione.
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