Addio a Paola Gassman, la regina del teatro che riuscì a emanciparsi dal peso del suo cognome

Se n’è andata, all’età di 78 anni, l’attrice Paola Gassman, protagonista indiscussa della scena teatrale italiana; a dare notizia della sua scomparsa, avvenuta in seguito a una malattia con cui conviveva da tempo, il compagno di una vita e collega, Ugo Pagliai.

Ma anche il fratello, Alessandro Gassman, ha voluto immediatamente unirsi al cordoglio, con un toccante post pubblicato su X.

Figlia di Vittorio Gassman e di Nora Ricci, Paola Gassman si è saputa “emancipare” dal peso di quel cognome così importante, e dalla figura di quel padre istrionico, gigante del cinema italiano, che pure l’ha diretta in alcune pièce teatrali,  Cesare o nessuno, Fa male il teatro, Bugie sincere, per diventare una protagonista indiscussa del palcoscenico italiano, soprattutto dopo l’incontro con Pagliai, ai tempi nella compagnia Brignone-Pagliai, quando capisce che il teatro è la sua vita.

Da Spettri di Ibsen a Processo di famiglia di Ugo Fabbri, passando per Pirandello, Goldoni, Shakespeare, fino a Cucina, diretta da Lina Wertmüller, Paola Gassman ha interpretato i ruoli più ambiti e importanti per tutti gli attori teatrali, senza disdegnare sporadiche apparizioni televisive in commedie e sceneggiati.

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Per lei anche un’autobiografia di famiglia, pubblicata nel 2007, dal titolo Una grande famiglia alle spalle, in cui, ripercorrendo a ritroso i ricordi, Gassman parlava del nonno Enrico, entrato in Italia nel 1920 a piedi dalla natia Germania, ma anche dei tanti personaggi che hanno costellato il suo cammino, da Rina Morelli ad Adolfo Celi, da Paolo Panelli a Nino Manfredi, Monica Vitti, Luca Ronconi.

Oltre al compagno di una vita lascia anche i figli, Simona e Tommaso Pagliai.