Cos'è il Nag Paradox che porta molte coppie a litigare, spiegato in un TikTok

In un video diventato virale su TikTok è emerso il concetto di Nag Paradox, che definisce una situazione di estrema tensione all'interno di una coppia che si viene a creare quando un partner 'dirige' l'altro in tutte le occupazioni quotidiane.

Le relazioni di coppia sono spesso complicate da gestire e non sempre è presente cooperazione e complicità tra i partner. Non tutte le relazioni riescono a trovare un equilibrio ideale. Gli squilibri di potere possono emergere, creando tensioni in grado di danneggiare la dinamica della coppia. A tal proposito, è di recente emerso su TikTok un video – realizzato dall’educatrice e conduttrice di podcast Laura Danger – che spiega approfonditamente il concetto di Nag Paradox.

Il Nag Paradox si manifesta quando uno dei partner assume il ruolo di gestore, delegando compiti e prendendo decisioni, mentre l’altro partner lo asseconda completamente, eseguendo i compiti che l’altro – più o meno implicitamente – gli affida. Questa dinamica è più comune di quanto si pensi e spesso porta a tensioni non riconosciute all’interno della coppia.

Questa dinamica nasce spesso da una cultura che non riconosce l’importanza del lavoro domestico e del lavoro mentale ed emotivo essenziale per la gestione familiare. Chiunque, indipendentemente dal genere, assuma la maggior parte delle responsabilità domestiche, si trova spesso a svolgere un lavoro invisibile e sottovalutato. Quando queste persone si vedono affidare il ruolo di leader, rischiano di essere percepite come autoritarie.

Il Nag Paradox può emergere in qualsiasi tipo di relazione, non solo tra partner, ma anche in contesti lavorativi o familiari. Una situazione che spesso porta allo sviluppo di sensi di colpa e inadeguatezza. In questa situazione, è come se uno dei due partner dicesse costantemente all’altro: “Dimmi cosa fare. Come posso supportarti? Fammi sapere cosa posso fare per te”. Un comportamento da considerare a tutti gli effetti una trappola, “perché quando una persona prende decisioni, stabilisce standard e chiede aiuto, sta tentando di stabilire una connessione“, ha dichiarato Danger nel suo video.

@thatdarnchat

The Nag Paradox - “tell me what to do!” “Don’t tell me what to do!”

♬ original sound - Laura Danger

Danger cita gli esperti di relazioni John e Julie Gottman, spiegando che ogni volta che una persona invita il partner a partecipare in un’attività o a prendere decisioni insieme, sta facendo un’offerta di connessione. Può trattarsi di un invito a cena o di una richiesta di collaborazione nelle faccende domestiche. “Puoi unirti a loro, parlarne, essere interessato, oppure puoi rifiutare categoricamente. Ma se si viene rifiutati ripetutamente, si smetterà di chiedere. Ci sarà distanza emotiva. La tua relazione andrà male”.

Danger fa anche riferimento ai “Quattro cavalieri” dei Gottman, ovvero quattro comportamenti predittivi della fine di una relazione: critica, disprezzo, atteggiamento difensivo e ostruzionismo. Nel contesto del Nag Paradox, critica e atteggiamento difensivo sono particolarmente rilevanti. Quando un partner è costantemente diretto e riceve feedback negativi o correttivi, può sentirsi svalutato e diventare difensivo, innescando un circolo vizioso di protezione e resistenza.

“Se sei costantemente il destinatario di feedback negativi, o anche solo di frasi su ciò che potresti fare meglio, ti senti male. Potresti iniziare a sentire che tu come persona, il tuo carattere, la tua qualità come individuo vengono indeboliti. Diventi protettivo. Ti difendi. Dopo un po’, non vuoi essere vulnerabile. Non vuoi aprirti a quella sensazione”.

Come combattere il Nag Paradox

Se non ti piace dirigere o essere diretto, parla chiaramente dei compiti prioritari da portare a termine con il partner e stabilite chi ne è responsabile. Cercate di esplorare insieme soluzioni riguardo i vari problemi di gestione della casa ma anche della vita di coppia.

Incontrarsi settimanalmente per stabilire un ‘piano di organizzazione’ e suddividersi compiti può rafforzare la collaborazione familiare. Il risentimento di chi porta il maggior carico mentale può essere mitigato lavorando insieme. Discutete su chi farà cosa durante la settimana, definite gli standard e rendete visibile il lavoro invisibile parlando degli aspetti mentali ed emotivi di ogni compito. L’importante è non dare mai nulla per scontato.

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