Najla Bouden Romdhane è la nuova Premier in Tunisia. Si tratta di una svolta storica nel Paese, e anche in tutto il mondo arabo, che per la prima volta vede una donna a capo del governo. A renderlo noto è un comunicato della Presidenza dove si precisa che tale decisione è stata adottata ai sensi dell’articolo 16 del decreto presidenziale 117 relativo alle misure eccezionali.

A nominarla è stato il presidente della Repubblica Kais Saied che l’ha invitata a formare il governo il più in fretta possibile. “Questo è un momento storico, un onore per la Tunisia e un omaggio alle donne tunisine”, ha dichiarato. “Lavoreremo, con ferma determinazione, per combattere la corruzione e contrastare l’anarchia che regna in molte istituzioni”.

Il precedente esecutivo, formatosi dopo le elezioni del 2019, era decaduto per volere presidenziale lo scorso 25 luglio. Il Paese Nordafricano, infatti, pur avendo compiuto balzi in avanti dopo la primavera araba del 2011, non è ancora una democrazia compiuta e matura. Il capo dello Stato si è arrogato dei poteri irrituali per uno Stato liberale.

Classe 1958, nata nel governatorato centrale di Kairouan, Najla Bouden Romdhane è docente presso la Scuola nazionale di ingegneria di Tunisi, ed è specializzata in geoscienze. Attualmente è responsabile dell’attuazione del programma della Banca mondiale presso il ministero dell’Istruzione superiore e della ricerca scientifica. Oltre alla sua missione accademica e ministeriale, ha partecipato a diversi gruppi di lavoro e programmi nella regione Medio Oriente Nord Africa.

Il nostro primo obiettivo è quello di combattere la corruzione“, ha scritto la neo-premier tramite il suo account ufficiale di Twitter, aggiungendo che è “un onore” l’aver ricevuto l’incarico.

Romdhane è destinata ad ereditare la crisi politica ed economica che ha attanagliato il Paese Nordafricano negli ultimi anni e che è peggiorata dopo le “misure eccezionali” adottate da Saied. La scorsa settimana il capo di Stato ha emesso decreti presidenziali che rafforzano il suo potere già quasi totale e ha annunciato piani per un governo di transizione e nuove regole elettorali.

Sono in molti a sperare che Romdhane faccia rivivere l’immagine della Tunisia come l’unico Paese arabo riuscito a realizzare una transizione democratica dopo le rivoluzioni popolari che hanno rovesciato i vecchi regimi.

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