Nataliya Ableyeva salva i figli di una sconosciuta. I suoi restano in Ucraina

La donna ha attraversato il confine mettendo in salvo due bambini: gli sono stati consegnati da un uomo mai visto prima, per poterli affidare alla madre che stava arrivando dall'Italia. Lei invece ha lasciato i suo ragazzi, ormai adulti, perché non possono abbandonare il Paese in base al decreto di mobilitazione.

La situazione in Ucraina esprime tutta la sua gravità anche nelle piccole storie. Nataliya Ableyeva è una donna ucraina di 58 anni che ha voluto attraversato il confine dall’Ucraina all’Ungheria con due bambini, figli di uno sconosciuto. La donna ha incontrato l’uomo al valico di frontiera e lì lui ha consegnato alla donna i suoi due ragazzi per metterli in salvo.

Le guardie non lo avrebbero mai lasciato passare: l’Ucraina, infatti, ha vietato a tutti gli uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni di partire, in modo che possano combattere per il loro paese.

“Il loro padre mi ha semplicemente consegnato i due bambini e si è fidato di me, dandomi i loro passaporti per portarli a casa”, ha detto la 58enne alla Reuters, mentre teneva tra le braccia il ragazzo che conosceva solo da poche ore.

Con in mano il numero di cellulare della madre dei bambini, una donna che non aveva mai incontrato, Nataliya Ableyeva ha attraversato il confine e ha atteso che lei arrivasse dall’Italia per incontrarli e portarli al sicuro.

Ableyeva, anche lei madre, ha invece lasciato i suoi due figli adulti in Ucraina. Un poliziotto e un’infermiera, che non possono lasciare il Paese in base al decreto di mobilitazione. E così, ha aspettato dalla parte ungherese del confine, a Beregsurany, seduta con i due ragazzi su una panchina vicino a una tenda allestita per assistere il flusso costante di profughi che cercano di attraversare la frontiera.

Quando il suo cellulare finalmente ha squillato, era Anna Semyuk, la madre dei bambini, che era quasi giunta sul posto. Al suo arrivo ha abbracciato prima il maschietto in lacrime, poi è andata da sua figlia, sdraiata esausta nel retro di un’auto e avvolta in una coperta rosa.

Poi ha ringraziato Nataliya Ableyeva: in piedi al freddo sul terreno sterrato, le due donne, due madri, si sono abbracciate per diversi minuti e insieme hanno pianto, unite dal dolore per il proprio Paese e per la preoccupazione per i loro figli. “Tutto quello che posso dire ai miei figli ora è che andrà tutto bene”, ha detto Semyuk, “Tra una o due settimane, e torneremo a casa”.

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