Nataly Quintanilla scomparsa dal 24 gennaio, il fidanzato denuncia solo una settimana dopo

La 40enne salvadoregna è scomparsa dalla sua casa in zona Bicocca lo scorso 24 gennaio, ma il compagno ne ha denunciato la sparizione solo sette giorni più tardi, spiegando di non essere allarmato.

Di Jhoanna Nataly Quintanilla non si hanno più notizie dal 24 gennaio scorso, eppure, tra la data della sua sparizione e la denuncia del compagno alle autorità è passata una settimana.

Un allontanamento volontario, questo ha detto l’uomo ai carabinieri della stazione Musocco, a Milano, che ha motivato la scelta di denunciare solo 7 giorni dopo spiegando di non essere allarmato.

Il telefono della quarantenne salvadoregna risulta non raggiungibile, il bancomat non è mai stato usato, e, secondo alcune fonti, il racconto del compagno potrebbe presentare qualche incongruenza e dettagli che potrebbero far sorgere dei dubbi; al momento sul caso sta indagando la squadra omicidi del nucleo investigativo di via Moscova. Il timore è che alla donna possa essere successo qualcosa di brutto.

Il dubbio principale degli inquirenti, come detto, sembra essere la denuncia tardiva del 48enne convivente della donna, con cui ha una relazione serena, stando alle sue dichiarazioni, da 15 anni. L’uomo avrebbe parlato con le forze dell’ordine di alcuni pensieri che preoccupavano la partner, che risultava “strana”: “Parlava della morte in generale e della solitudine che provava in quanto lontana dalla sua famiglia”, sono le sue parole, riportate dalla sezione milanese di Repubblica.

Adesso il 48enne si dichiara rammaricato per non aver dato troppo peso alle sue parole, raccontando anche che, la sera prima di sparire, Nataly Quintanilla avrebbe preparato e sistemato i vestiti nell’armadio in modo ordinato; secondo la sua versione, nessuno dei due avrebbe cenato, e lui sarebbe “rimasto a guardare la televisione e mi sono addormentato con la tv accesa. In piena notte mi sono svegliato e ho notato che lei non c’era, che mancava una o due valigie e parte dei suoi vestiti invernali, i documenti e il cellulare”.

Sempre secondo la sua testimonianza, l’uomo avrebbe lasciato la porta di casa aperta “sperando che rientrasse. Anche questa volta non mi sono preoccupato e mi sono rimesso a letto”. A lasciare perplessi gli inquirenti anche un altro dettaglio raccontato dall’uomo, che spiega di non conoscere chi frequenti la sua compagna né il suo luogo di lavoro, e di non avere quindi potuto chiedere informazioni per rintracciarla. Proprio il datore di lavoro della donna è stato il primo a denunciare la scomparsa, mentre le amiche hanno condiviso appelli sui social.

Anche l’associazione Penelope Lombardia ha diffuso un post su Facebook per portare l’attenzione sulla scomparsa di Quintanilla, alta 1 metro e 60 per 65 chili.

“Si è allontanata già da diversi giorni – si legge nell’appello – non ha famiglia in Italia e le amiche non hanno sue notizie e non riescono a mettersi in contatto con lei!”.

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