Da luglio del 2024 lo scrittore di fantasy Neil Gaiman sta affrontando una bufera mediatica, dopo che otto donne lo hanno denunciato per stupri e abusi; a pubblicare l’inchiesta, lo scorso lunedì, il New York Magazine, anche se quattro delle accuse erano già state raccontate nel podcast di Tortoise del 2024 intitolato Master: The Allegations Against Neil Gaiman, e un’altra donna si era fatta avanti, sempre attraverso un podcast, in Am I Broken: Survivor Stories.

Lila Shapiro, la giornalista del New York Magazine che ha firmato l’inchiesta, ha avuto, fra le altre cose, accesso alla corrispondenza di Gaiman con quelle che sarebbero le sue vittime, e nel suo articolo descrive situazioni sessuali definite “degradanti” per le donne, descritte dai legali dello scrittore e fumettista “bondage, dominazione e sadomasochismo (BDSM) che possono non piacere a tutti ma sono legali tra adulti consenzienti”.

Benché alcune delle donne sostengano di essere state consenzienti ai rapporti, hanno specificato di non aver mai conosciuto le intezioni di Gaiman di fare ricorso a tali pratiche, non potendo quindi esprimere il loro consenso, che è invece necessario nel contesto della comunità BDSM. Nell’ottobre scorso, invece, una delle accusatrici dell’autore di Coraline ha sostenuto che l’uomo l’abbia violentata durante un viaggio in Cornovaglia, dopo aver dichiaratamente detto di non voler avere rapporti con lui.

Tra le accusatrici di Neil Gaiman c’è anche l’ex babysitter di suo figlio, Scarlett Pavlovich, che ha lavorato per lui e quella che al tempo era sua moglie, Amanda Palmer, in Nuova Zelanda nel febbraio 2022. Pavlovich ha raccontato di essere stata obbligata a praticare sesso orale allo scrittore, e che avrebbe fatto sesso con lui mentre il figlio giocava con un iPad nella stessa stanza d’albergo.

La donna ha denunciato Gaiman nel gennaio del 2023, ma un portavoce dell’autore ha definito “chiusa” quella questione.

Nelle scorse ore l’autore ha fatto arrivare sul suo sito web la sua risposta alle accuse, definite “false, per non dire deplorevoli”.

“Ho riletto i messaggi che mi sono scambiato con quelle donne nelle occasioni che sono state poi segnalate come abusive – si legge nella nota pubblicata dallo scrittore – Questi messaggi ora vengono letti esattamente come quando li ho ricevuti: due persone che si godono una relazione sessuale completamente consensuale e che vogliono rivedersi. Alcune delle orribili storie raccontate ora semplicemente non sono mai accadute, mentre altre sono state così distorte da non avere alcuna relazione con la realtà.

Sono pronto ad assumermi la responsabilità di qualsiasi passo falso abbia fatto – aggiunge – Non sono disposto a voltare le spalle alla verità e non posso accettare di essere descritto come qualcuno che non sono, e non posso e non voglio ammettere di aver fatto cose che non ho fatto”.

Nel frattempo, però, mentre la polizia sta cercando di parlare direttamente con alcune delle persone chiave coinvolte nelle accuse, alcuni progetti che coinvolgono Gaiman sono stati sospesi, compresi gli ultimi aggiornamenti su Good Omens, la serie ispirata al romanzo del 1980 Buona apocalisse a tutti!, scritto insieme a Terry Pratchett.

La Disney ha invece sospeso l’adattamento cinematografico di The Graveyard Book di Gaiman, secondo quanto riportato da IndieWire il 4 settembre; infine, la serie Netflix Dead Boy Detectives è stata cancellata il 30 agosto, secondo Variety, anche se non è stato confermato se la cancellazione fosse correlata alle accuse contro Gaiman.

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