Un neonato è stato ritrovato abbandonato nella serata di sabato 13 gennaio 2024 a Villanova Canavese (Torino) all’interno di un cassonetto dei rifiuti in un vicolo poco distante dal centro della cittadina. A fare la scoperta è stato Paolo Laforet, un operaio di 49 anni residente in zona, attirato dal pianto del piccolo: una volta avvicinatosi, ha notato un sacchetto di plastica, dove era presente il bambino, che aveva ancora cordone ombelicale e placenta attaccati, segno evidente di come fosse venuto alla luce solo poche ore prima.

L’uomo ha così provveduto a segnalare la situazione al 118, che è arrivato in modo tempestivo. In un primo momento il neonato è stato assistito sul posto, per poi essere trasferito all’ospedale di Ciriè (Torino), dove risulta essere in buone condizioni.

Sul luogo del ritrovamento sono poi intervenuti anche i carabinieri, che non hanno rivenuto la presenza di telecamere di sorveglianza, che avrebbero potuto essere decisive per risalire all’identità di chi ha lasciato il bambino.

Il bimbo è un maschio, pesa tre chili ed è di carnagione chiara. La tempestività nel prendere contatto con i soccorsi si è rivelata fondamentale, viste le rigide temperature che ci sono in Piemonte, soprattutto la sera.

È stato mio figlio Casey a trovarlo per primo – sono le sue parole riportate da RepubblicaLui ha 15 anni e piangeva, non riusciva a parlare e piangeva, all’inizio pensava fosse un gattino, poi è entrato in casa urlando ‘El cit, el cit’, io quindi sono corso fuori. Era in una busta telata della spesa, solo i piedini uscivano. Aveva la testa infilata dentro e un asciugamano piccolo che l’avvolgeva”.

A dare maggiori informazioni sulle condizioni del bimbo è stato il primario della pediatria Adalberto Brach del Prever, che ne ha approfittato anche per lanciare un appello alle mamme in difficoltà: “Fortunatamente dal suo abbandono al ritrovamento non è passato molto tempo, ma è arrivato in ospedale in ipotermia – sono le sue parole riportate da Leggoquindi dal suo arrivo è tenuto in incubatrice per motivi di sicurezza, ma è in buone condizioni di salute. Pesa più di tre chilogrammi e al momento non emergono particolari problematiche. In tutti gli ospedali, lo ricordiamo, è possibile partorire in anonimato”. 

Il bimbo è stato chiamato Lorenzo. L’uomo che lo ha ritrovato si è detto disponibile non solo ad andare a visitarlo in ospedale, ma anche ad adottarlo, se fosse possibile: “Non vogliamo essere invasivi, perché ci vuole molto rispetto per il bimbo dopo quello che è successo. Per fortuna ci hanno detto che sta bene ed è molto bello. Se avessi l’opportunità di adottarlo lo adotterei subito. L’ho già fatto presente anche ai carabinieri e non avrei problemi a riconoscerlo come mio figlio. Sarebbe bello, ma so che è una prassi lunga e tutt’altro che semplice, però noi siamo disponibili. Siamo sinti piemontesi. Una famiglia numerosa, perché noi alla famiglia ci teniamo moltissimo. Per noi la prima cosa sono i nostri bambini, la moglie e la famiglia. Siamo molto legati tra di noi e chi entra nella nostra famiglia ne diventa parte integrante. Per questo il bimbo lo sentiamo molto vicino a noi”. 

 

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