Non ha dubbi Noemi Letizia, ex “papi girl” di Silvio Berlusconi, che ha bocciato senza mezzi termini il film di Paolo Sorrentino “Loro” in cui è rappresentata. A spiegarlo è lei stessa che è andata al cinema con i giornalisti de “Il Mattino” di Napoli i quali hanno raccolto le sue dichiarazioni a caldo su entrambe le pellicole, “Loro 1” e “Loro 2”:

Loro 1 non mi è piaciuto affatto e non solo perché – come si può banalmente immaginare – non ho condiviso la parte che riguarda me e mio padre. No, non è l’unica ragione. È che l’ho trovato un film surreale, esagerato, morboso e a tratti anche un po’ lento. Sesso, droga, alcol, orge, prostitute, decine di ragazze seminude: l’esasperazione di un modo di vivere e divertirsi ben lontano dalla realtà. Così come lontana dalla realtà è l’immagine che passa di mio padre. E mi dispiace molto davvero. “Divertiti con il presidente, bella di papà” mi dice nel film: Sorrentino lo dipinge come un magnaccia. Invece tra loro c’era un rapporto di cordialità e stima, si erano conosciuti anni prima e Berlusconi si fidava di lui. Vorrei sapere qual è il problema? Perché non poteva essere possibile.

Nella seconda parte del film, invece, Paolo Sorrentino racconta la festa dei 18 anni di Noemi a cui prese parte, come ricorderete, anche l’ex premier Silvio Berlusconi:

Un’altra sceneggiata che non corrisponde alla realtà […]. Lo abbiamo accolto con entusiasmo, questo è vero, non certo così come si vede nel film. Guarda là, sembra il delirio.

Noemi Letizia si lamenta del fatto che siano stati usati i loro nomi nel film mentre ad altri sarebbe stato riservato un trattamento diverso:

Se non sbaglio di vero in quel film c’è la moglie, il cantante Mariano Apicella, forse Mike Bongiorno di cui nemmeno mi pare si faccia il cognome, e poi noi: i Letizia. Tutti gli altri personaggi, da Tarantino all’ “ape regina”, passando per i politici di turno, rievocano solo in parte alcune caratteristiche di persone esistenti. Vorrei sapere dal regista perché a noi è stato riservato un trattamento diverso.

E alla fine sentenzia:

La Grande Bellezza mi è piaciuto di più.

Insomma, Sorrentino dovrà farsene una ragione.

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