"Non vedo il mio futuro negli USA": Vivian Jenna Wilson, ragazza trans e figlia di Elon Musk

Dopo aver intrapreso il percorso di transizione per affermare la sua identità di genere, la ragazza ha rinunciato al cognome del padre che, dal canto suo, non manca occasione per fare misgendering alla figlia.

Dopo i risultati delle elezioni americane, cui il padre Elon Musk ha partecipato attivamente al fianco di Donald Trump, Vivian Jenna Wilson ha postato su Threads queste parole:

È da un po’ che lo pensavo, ma ieri ne ho avuto la conferma. Non vedo il mio futuro negli Stati Uniti. Anche se (Trump) resterà in carica solo quattro anni, anche se le leggi anti-trans non si materializzeranno magicamente , la gente che ha votato per lui sarà qui per parecchio tempo.

In vari post pre-elettorali la ragazza trans, suo malgrado figlia di Elon Musk con cui recentemente si è di nuovo scontrata sui social, ha denunciato come il clima politico attuale e le posizioni di Trump, Vance e del padre, rafforzino un ambiente ostile nei confronti della comunità LGBTQIA+ cui appartiene.

La giovane, attivista anche per il clima e per la pace, ha espresso preoccupazione per il clima d’odio e per il proprio futuro e quello di altri giovani trans negli USA, lamentando un aumento delle discriminazioni e delle politiche repressive contro i diritti civili.

La scelta di Vivian Jenna Wilson

Vivian Jenna Wilson, dopo aver intrapreso il percorso di transizione per affermare la sua identità di genere, ha rinunciato al cognome paterno. Dal canto suo, Musk non manca occasione per fare misgendering alla figlia, rivolgendosi a lei al maschile sui social, come nel clamoroso recente tweet in cui ha scritto: “Il virus del pensiero woke ha infettato mio figlio”. 

Wilson, dal canto suo, ha risposto al padre ribadendo il suo diritto ad autodeterminarsi e prendendo le distanze dalle sue idee, nonché dalla sua stessa persona. Nel 2022 in tribunale, dopo aver presentato allo stato di California richiesta per cambiare il cognome, la ragazza del resto dichiarò di non volere “essere collegata col mio padre biologico in qualsiasi modo o forma”.

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