C’è chi ha preso veramente sul serio la questione del body positivity, e ha deciso di porre un rimedio a foto “taroccate” e irreali che possono avere effetti davvero deleteri soprattutto sulle persone più giovani, particolarmente sensibili alla questione estetica.

Il Parlamento norvegese è passato quindi all’azione varando una nuova legge – in realtà una serie di emendamenti al Marketing Act del 2009 – che impone multe salate a chi non dichiara esplicitamente negli scatti, siano essi pubblicitari o postati dai vari influencer sui social, di aver ritoccato le immagini; il fotoritocco, insomma, non è proibito, ma se non è ammesso in maniera chiara si rischia grosso; proprio perché lo scopo è quello di limitare al minimo i possibili messaggi distorti che arrivano al pubblico, in particolare a quello degli adolescenti, la legge vale solo ed esclusivamente per le foto di persone, e non per quelle di paesaggi e prodotti.

Qualsiasi imperfezione fisica che sia cancellata o modificata, quindi, deve essere espressamente enunciata, indipendentemente dal fatto che le foto siano scattate da un’agenzia, da dei professionisti, o da influencer, anche qualora utilizzassero i filtri di Instagram. Le foto pubblicitarie, ad esempio, possono essere elaborate affinché siano più nitide, luminose o scure, ma niente, nell’aspetto del modello o della modella, deve essere intaccato, o perlomeno, qualora ci fossero cambiamenti, devono essere dichiarati.

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Per dare ancora più valore alla nuova legge il Ministero della Famiglia norvegese intende sviluppare, nei prossimi mesi, un vero e proprio logo che contraddistingua in maniera uniforme le foto modificate, una sorta di marchio da apporre sulle pubblicità con modelli alterati al computer. Un’ottima iniziativa per porre un freno alla pessima abitudine di “rivedere” le foto, eliminando piccoli o grandi difetti, cosa che non fa altro che proporre a ragazzini e ragazzine modelli irreali di bellezza, praticamente irraggiungibile perché costruita.

Cellulite, smagliature, gambe corte o fisici non del tutto tonici dovranno quindi essere mostrati in tutta la loro verità, pena il pagamento di multe crescenti. Pare, però, che gli influencer scandinavi siano in larga parte favorevoli a questa legge:

I filtri sono qualcosa che dovrebbe essere divertente, qualcosa di cui poter ridere se vuoi assumere le sembianze di Baby Yoda. Non per creare un falso ideale di bellezza.

Sono, ad esempio, le parole rilasciate dall’influencer Annijor Jørgensen a Verdens Gang. Peccato, comunque, che dovrà passare ancora diverso tempo prima di vedere finalmente l’etichetta “Ritoccato” sulle immagini che passano su social e giornali; la nuova norma, infatti, non entrerà in vigore che tra un anno, nell’estate del 2022. Meglio di niente, comunque.

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