Oliviero Toscani: “Ho l'amiloidosi. Non c'è cura. Ma non ho paura di morire”
Il fotografo di fama mondiale Oliviero Toscani, 82 anni, ha parlato della malattia che lo ha colpito, l'amiloidosi. "Ho vissuto bene e non ho paura di morire”.
Il fotografo di fama mondiale Oliviero Toscani, 82 anni, ha parlato della malattia che lo ha colpito, l'amiloidosi. "Ho vissuto bene e non ho paura di morire”.
Oliviero Toscani, fotografo e creativo di fama mondiale, ha raccontato senza filtri della sua malattia, l’amiloidosi, in un’intervista al Corriere della Sera, rivelando che non c’è una cura.
“Ho vissuto troppo e bene. Sono stato fortunato. Non so quanto mi resta”, ha rivelato il fotografo, che ha collaborato, tra gli altri, anche con United Colors of Benetton, la direttrice di Vogue Anna Wintour e Monica Bellucci. Al Corriere Oliviero Toscani ha spiegato di essere dimagrito di 40 chili in un anno, e che ha scoperto di avere un problema al cuore alla fine di giugno, aggiungendo che un giorno si è svegliato con le gambe gonfie, facendo fatica a camminare.
Dopo diversi altri esami la diagnosi è stata quella di amiloidosi, una malattia per cui le proteine si depositano su alcuni punti vitali e bloccano il corpo. “E si muore. Non c’è cura”, ha spiegato Toscani, rivelando di non sapere quanto gli rimane da vivere.
Tutti i tipi di amiloidosi coinvolgono una proteina ripiegata in modo anomalo che si aggrega e si accumula in vari tessuti del corpo “sotto forma di depositi di amiloide […] che non possono essere facilmente degradate dall’organismo”, si legge su MSD Manual. Questi depositi interferiscono con la normale funzionalità dell’organo in cui si trovano e la gravità dei sintomi dell’amiloidosi dipende dagli organi vitali colpiti: il coinvolgimento del cuore, come nel caso di Oliviero Toscani, è “il più pericoloso e può avere una prognosi infausta”.
“Non ho paura di morire. Basta che non faccia male”, ha dichiarato Oliviero Toscani, aggiungendo di aver vissuto bene e di essere stato “viziatissimo”: “Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero”.
Parlando della fotografia Oliviero Toscani ha spiegato che si è “liberato di tutto”, dicendo che vorrebbe essere ricordato per il suo impegno, e che il lavoro di cui è più orgoglioso è quello fatto sull’eccidio di Sant’Anna di Stazzema.
Toscani ha poi nominato i suoi figli, che sono tutti andati a trovare il padre recentemente, sapendo della malattia: il primogenito Alexandre Toscani, francese, che ha 4 figlie, Olivia e Sabina Toscani, che hanno 3 figli ciascuna e infine Rocco, Lola e Ali Toscani, che hanno 2 figli ciascuno. Il fotografo ha dichiarato che fisicamente Rocco Toscani è il figlio che gli somiglia di più, mentre di carattere “forse Lola: non sta mai ferma”.
Alla domanda se vede ancora le madri dei suoi figli il fotografo ha risposto di no. “Non è vero che si rimane amici, sono tutte balle”, ha detto.
“Vivere così non mi interessa”, ha concluso Oliviero Toscani, tornando a parlare del suo stato di salute. “Bisogna che chiami il mio amico Cappato, lo conosco da quando era ragazzino. Ogni tanto mi viene voglia”.
Al Museum für Gestaltung di Zurigo è attualmente in scena una mostra di Oliviero Toscani, che doveva finire a metà settembre “e invece la prolungano fino alla fine dell’anno”, ha detto il fotografo, soddisfatto.
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