Solo poche settimane fa Omar Pedrini ha comunicato la sua decisione di dare l’addio ai concerti, nonostante la musica resti sempre una delle sue grandi passioni, a causa dei problemi cardiaci con cui è costretto a convivere da tempo. A consigliarlo è stato il suo medico, che oltre a essere cardiochirurgo è anche il nonno dei suoi figli, consapevole di come in questa situazione sia importante correre meno rischi possibili

La scelta di ridurre gli impegni non è però bastata, si avvicina infatti per lui l’ennesimo intervento al cuore, l’ottavo, di cui per ora non aveva ancora parlato: “Lo dico per la prima volta. A novembre ho un altro intervento – ha detto l’artista a Fanpage – Mi hanno detto che dovrebbe essere l’ultima tappa di un lungo calvario ( …si commuove, Ndr). Però mi hanno anche detto di non sforzare troppo il cuore. Canterò da seduto. Magari a teatro. Io amo dire che ho sposato la musica ma che la mia amante è il teatro. Ho fatto tante tournee nei teatri. Amo la liturgia del teatro. Aggiungo che mio suocero è un grandissimo cardiochirurgo. Una fortuna: mi ha salvato la vita. Una sfortuna: continue raccomandazioni e ramanzine”.

Nonostante i momenti difficili passati, il cantante non sembra avere paura di morire: “Non l’ho mai avuta – ha proseguito – Il pensiero di morire l’ho avuto durante il periodo del Covid, non per il virus ma perché, come cardiopatico, non potevi andare in ospedale. Io ho aspettato un anno, prima di essere operato. Mi operano e va male l’operazione. Lì ho pensato di “andarmene”. Io, ogni giorno, quando apro gli occhi, sono grato alla vita e l’attenzione agli ultimi è una cosa che è dentro di me. Se mi hanno salvato la vita, mi sono detto, non è solo per stare sul palcoscenico, ma è perché devo restituire in qualche modo la fortuna che ho avuto. La mia paura è stata, davvero, di non potere cantare più. Non mi tornava più la voce. È tornata, flebile e acuta, dopo 12 giorni. Lì ho capito che la mia morte è vivere senza la musica”.

Omar Pedrini vuole comunque cercare di affrontare i prossimi mesi senza troppi assilli, pensando a un altro progetto a cui tiene, fare il contadino in Toscana: “Tutto questo mi ha fatto pensare di tornare al teatro canzone. Poi, però, il progetto di fare il contadino in Toscana, è già partito. Ho già iniziato i lavori nella mia tenuta che ho dagli anni ’90. La sto trasformando in un B&B. Se dovessi rivedere i miei piani, invece, diventerà la mia fonte unica di guadagno. Vorrei morire nella ‘mia’ Toscana, invecchiando tra le mie colline, il mio vino, il mio olio, con uno studio di registrazione dove creare le mie canzoni” – ha concluso.

 

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!