L’incidente in un b&b sul lago d’Orta. Dopo tre giorni di agonia al Regina Margherita di Torino, la decisione della famiglia: «Un gesto di amore».
Non ce l’ha fatta il bambino di tre anni caduto sabato scorso nella piscina del b&b “Al Poggio” di Omegna, sul lago d’Orta. È morto all’ospedale Regina Margherita di Torino, dove era stato ricoverato in condizioni disperate subito dopo l’incidente.
La famiglia era in visita ad alcuni parenti ospiti della struttura. Dopo il pranzo, il piccolo si sarebbe allontanato: quando la madre lo ha visto già sul fondo della piscina. Il padre lo ha recuperato e i soccorsi sono arrivati immediatamente, ma le condizioni erano apparse da subito gravissime.
Di fronte a una perdita impossibile da raccontare, i genitori hanno scelto la strada della solidarietà, acconsentendo alla donazione degli organi. Una decisione che trasforma il dolore in possibilità di vita per altri bambini e bambine in attesa di trapianto.
Quella dei genitori è una scelta che dà un senso a una tragedia improvvisa e che mostra, ancora una volta, la forza di un atto d’amore estremo. Per la comunità resta il dolore, ma anche la testimonianza di un gesto che può salvare altre vite.
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