Il caso partito da Torino è diventato virale sul web e migliaia di utenti hanno criticato la nota catena di palestre McFit, per gli orinatoi a forma di bocca di donna negli spogliatoi maschili.

Benvenuti nel bagno maschile della McFit di Torino”, recita il post diventato virale, in cui si vede l’orinatoio a forma di bocca di donna, laccata di rosso. A condividere il post sulle storie di Instagram (ora non più visibili) è stata la vocal coach Greta Squillace, vincitrice di The Voice of Italy nel 2016, che ha pubblicato la foto dell’orinatoio e ha commentato: “Una palestra con gabinetti a forma di bocca di donna nei bagni dei maschi. Mi immagino già i commenti dei fenomeni che ci pisceranno lì dentro… Io fossi in voi mi vergognerei”.

Migliaia i commenti concordi con le parole di Squillace, che sottolineano come certi oggetti di “arredo” incentivino la cultura del patriarcato e oggettifichino la donna.

Non è la prima volta che la catena di palestre McFit affronta certe controversie: già in altre città, come a Bologna e Treviso, erano stati segnalati gabinetti a forma di bocca femminile negli spogliatoi maschili.

La McFit ha tentato di difendersi, ma la risposta choc ha solo gettato benzina sul fuoco. “Sentiti sempre libera di urinare in quelli delle donne. Spread the love”, hanno risposto dalla palestra a Squillace, con l’emoticon di un cuore.

Una risposta che ha solo peggiorato la situazione, tanto che i dirigenti della palestra hanno provato a calmare le acque, tentando di giustificarsi dicendo che si tratta solo di “design” e che quel modello, opera di Meike van Schjinde, un designer olandese che li ha progettati nel 2004, “è presente in alcune nostre palestre costruite tra il 2017 e il 2019 circa. Quelle più recenti hanno degli orinatoi a muro di forma tradizionale”, come riporta Repubblica. “È design, ci scusiamo se qualcuno si è sentito offeso”.

La società McFit ha anche ribadito che nei suoi valori ci sono l’uguaglianza e la parità di genere: “Siamo molto sensibili a questi temi”, e ci tengono a sottolineare che la maggior parte delle palestre “sono guidate da donne e collaboriamo con diverse piattaforme Lgbtq+”.

Intanto, il Consiglio comunale di Torino ha già preso una posizione netta contro la palestra.

Nadia Conticelli, capogruppo del Pd, ha dichiarato pubblicamente: “Gli uomini non si iscrivano in questa palestra. Servono fatti e non solo parole per combattere la violenza sulle donne e il patriarcato”, ha detto, chiedendo di boicottare la palestra finché non avrà rimosso gli orinatoi a forma di bocca di donna.

Parole dure anche dal consigliere Silvio Viale, secondo cui questi orinatoi sono da rimuovere immediatamente. “Non mi si venga a dire che è artistico”, ha dichiarato.

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