Oriocenter, il centro commerciale aperto anche a Natale: servizio o affronto?
All'Oriocenter di Bergamo non ci sarà né Natale né Santo Stefano: le madri lavoratrici dovranno correre al lavoro, lasciando le loro famiglie nel clou della festa.
All'Oriocenter di Bergamo non ci sarà né Natale né Santo Stefano: le madri lavoratrici dovranno correre al lavoro, lasciando le loro famiglie nel clou della festa.
Continua il dibattito in Italia: è giusto che i centri commerciali rimangano aperti anche durante le festività e persino il giorno di Natale. Luigi Di Maio, vice-presidente della Camera, ha chiesto che i negozi chiudano nei giorni festivi per far sì che le famiglie possano riunirsi e dunque essere più felici. E, invece, come racconta L’Espresso, uno dei più grandi centri commerciali d’Italia, l’Oriocenter di Bergamo, sarà attivo, per la prima volta, anche il 25 dicembre. A protestare, adesso, sono mille dipendenti su tremila dei 280 negozi, bar e ristoranti della struttura che hanno firmato la petizione “Santo Natale, Santo Stefano, Capodanno non si lavora!”.
“Mio figlio è di serie B, che non posso stare con lui nemmeno a Santo Stefano? Mio marito vale meno del marito di una cliente, la domenica a mangiare dai suoi mentre io lavoro? Blaterano della famiglia e la sfasciano perché guai se le mutande non le compri proprio quel giorno lì?” tuona una dipendente che lavora 40 ore settimanali, intervistata da “L’Espresso”.
All’Oriocenter si svolgono persino diversi eventi visto che si tratta “non di uno shopping center ma di un polo multifunzionale di aggregazione” precisa il presidente del Consorzio Operatori Oriocenter, Giancarlo Bassi, difendendo la scelta dell’apertura festiva. “La direzione dà le regole e tutti le rispettano. Il commerciante è come un animale selvatico, tu crea l’ambiente e i servizi e lui arriva. Abbiamo un centinaio di richieste per affittare gli spazi” ha aggiunto, come riporta L’Espresso. E se uno shop chiudesse a Santo Stefano? “Pagherebbe una pesante penale e rischierebbe per contratto di essere estromesso”. Insomma, ha l’obbligo di aprire.
“Preparerò il pranzo di Natale dividendolo in vaschette pronte da inserire in forno per essere riscaldate. Ci penserà mio marito visto che io dovrò mangiare in fretta e poi correre al lavoro” racconta Monica, madre lavoratrice di 40 anni ad Avvenire.it. Scarterà i regali in anticipo e, nel mezzo della festa, saluterà il figlio di sei anni per raggiungere l’Oriocenter che per la prima volta resterà aperto anche durante le festività.
Giornalista e Videoreporter, nato e cresciuto a Catania. Attratto dal mondo del giornalismo fin dalla nascita, ha trasformato la sua più grande passione in un lavoro: racconta storie senza filtri, senza pregiudizi. Da buon sicilian...
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