L’orso MJ5, che ha aggredito il 5 marzo 202, un 39enne, Alessandro Cicolini (fratello del sindaco di Rabbi) che stava passeggiando con il suo cane in Val di Rabbi, in Trentino, non sarà abbattuto. Il Tar ha infatti sospeso l’ordinanza che era stata firmata dal presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti. L’unico provvedimento che rimarrà in vigore nei confronti dell’animale sarà quello di cattura.

Il presidente della Lega Antivivisezione, Gian Marco Prampolini, non può che dirsi soddisfatto della decisione presa dai giudici: “Con nostra grande soddisfazione – ha dichiarato in una nota ufficiale – il Tar ha accolto il ricorso di Leal dello scorso 20 aprile e le motivazioni formulate dal nostro ufficio legale. È più che mai necessario mettere punti fermi a una follia di sterminio dei plantigradi perseguita dalla giunta Fugatti. anche contestare i criteri di valutazione di pericolosità degli orsi considerati confidenti o ‘aggressivi’, in quanto vittime essi stessi in primis di azioni di disturbo spesso anche volontarie da parte di curiosi, escursionisti e ancora più spesso cacciatori e bracconieri”. 

Prampolini ha voluto anche prendere posizione in merito all’aggressione di qualche settimana fa che ha avuto per protagonista l’orso MJ5: “Le dinamiche non sono chiare e lasciano aperta l’ipotesi che il cane fosse sciolto e, non controllato, abbia innescato la reazione dell’orso”.

Il decreto che imponeva l’abbattimento era stato firmato il 19 aprile 2023 da parte di Fugatti, che continua a sottolineare che “la convivenza uomo-orso con questi numeri risulta impossibile. L’iter avviato con il ministero dell’Ambiente che tramite i suoi canali diplomatici cercherà spazi al di fuori del nostro Paese per accogliere i numeri in eccesso, che anche il Tar ora dice di essere rilevante. Quello che potevamo fare, l’abbiamo fatto”.

Almeno per ora non ci sarà alcuna uccisione nemmeno per l’orsa JJ4, che il 5 aprile scorso nei boschi di Caldes in Val di Sole aveva aggredito e ferito mortalmente il runner Andrea Papi di 26 anni. Il Ministero dell’Ambiente e l’Ispra si sono detti favorevoli al trasferimento degli orsi ritenuti problematici, ma contrari alla loro uccisione. A riguardo, la Lav avrebbe già individuato, secondo quanto riporta Repubblica, due zone che sarebbero off limits per l’uomo ma che permetterebbero agli animali di restare in libertà, una in Germania e una in Giordania.

 

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