Dopo tre giorni di lavoro è stata finalmente portata in salvo Ottavia Piana, la speleologa rimasta intrappolata lo scorso 14 dicembre nell’abisso Bueno Fonteno, dopo una caduta di cinque metri che le ha procurato svariate fratture in diverse parti del corpo.

Piana, 32enne di Adrio, Brescia, è stata riportata in superficie dal gruppo di soccorritori che da sabato erano impegnati nel salvataggio attorno alle 3:15 di notte, dopo circa 80 ore di lavoro totali.

La speleologa, che già nel 2023 era caduta nella solita grotta, venendo estratta dopo 48 ore, avrebbe riportato traumi a vertebre e costole, fratture alle ossa facciali e a un ginocchio, ed è stata immediatamente trasportata, in elicottero, all’ospedale di Bergamo Papa Giovanni XXIII.

Come raccontato dai suoi soccorritori, che nell’ultimo tratto hanno potuto accelerare il passo, è stata la stessa Piana a dare loro la carica; 159 in tutto le persone impegnate nelle operazioni di salvataggio, che come detto nell’ultimo tratto sono state velocizzate grazie ai tratti precedentemente disostruiti ma anche alla valutazione dei sanitari di evitare soste prolungate.

“Il nostro scopo è fare il nostro mestiere con risultato – ha detto all’Ansa Corrado Camerini, delegato lombardo dei soccorsi – la risposta dal Soccorso alpino è quella che ci aspettavamo. Il nostro Soccorso alpino è tra i più efficaci a livello europeo e anche questo l’ha dimostrato”.

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