Oxfam, lascia anche l’attrice Minnie Driver: "Devastata dallo scandalo sessuale"

L'attrice parla, senza mezzi termini, di "abominevoli errori commessi da un'organizzazione deviata che non fermeranno né lei né altri dal collaborare con persone per bene per sostenere le popolazioni nel mondo che hanno bisogno d'aiuto".

È la prima celebrità a farlo. Minnie Driver, attrice britannica, ha deciso di non essere più la testimonial di “Oxfam” dopo lo scandalo molestie sessuali che ha travolto la nota Organizzazione non governativa. A darne notizia è il Daily Telegraph secondo cui la star, che ha lavorato con l’organizzazione per ben 20 anni, ha deciso di fare un passo indietro e di non sposare più le nobili cause di Oxfam nel mondo. Si tratta del primo personaggio famoso a prendere una decisione così drastica. Quelle le parole che l’attrice ha affidato ad un comunicato, così come riportato dall’agenzia di stampa Ansa.it:

Sono a dir poco inorridita dalle accuse mosse a Oxfam International. Sono assolutamente sicura di voler interrompere la mia collaborazione con l’Ong e con i suoi capi.

L’attrice parla, senza mezzi termini, di “abominevoli errori commessi da un’organizzazione deviata che non fermeranno né lei né altri dal collaborare con persone per bene per sostenere le popolazioni nel mondo che hanno bisogno d’aiuto”.

A lasciare Oxfam anche la numero due dell’organizzazione, Penny Lawrence, che si è assunta “piena responsabilità” per il comportamento dello staff nel corso delle crisi umanitarie in Ciad e ad Haiti. Lawrence ha ammesso che Oxfam non è riuscita ad agire in modo adeguato nelle due vicende venute alla luce dopo le rivelazioni della stampa britannica. “Non c’è nulla di più vergognoso di un predatore sessuale che usa come copertura una catastrofe per sfruttare i vulnerabili nei loro momenti più indifesi”, sono invece le parole durissime del presidente di Haiti, Jovenel Moise commentando il comportamento del suo staff nel corso della crisi umanitaria nell’isola caraibica.

È doveroso ricordare, infine, che è stato il Times a far venire fuori la notizia: alcuni dipendenti  dell’organizzazione avrebbero pagato delle prostitute in cambio di favori sessuali ad Haiti nel 2011. Episodi analoghi si sarebbero verificati anche in Ciad nel 2006.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!