Portavano aiuto e soccorso ma non disdegnavo festini con prostitute fino a spingersi alla violenza sessuale di giovani donne disperate, qualche volta anche minorenni. Si allarga in Gran Bretagna lo scandalo sugli abusi sessuali attribuiti ad alcuni volontari e coordinatori di organizzazioni umanitarie non governative di primissimo piano.  Lo scandalo è esploso venerdì, 9 febbraio, dopo che il Times ha pubblicato un’inchiesta che accusa l’organizzazione umanitaria Oxfam di aver insabbiato le responsabilità dei suoi operatori, anche a livello dirigenziali, che avevano frequentato, dopo il terremoto di Haiti nel 2010, un giro di prostituzione sull’isola coinvolgendo anche donne ragazzine.

Secondo l’inchiesta del Times pubblicata venerdì, gruppi di giovani prostitute sono stati invitati a case e hotel pagati da Oxfam. Una fonte citata dal giornale ha detto di aver visto un video di un’orgia con prostitute che indossavano magliette di Oxfam.

“Quello che è successo ad Haiti è tremendo. Uomini che hanno abusato di donne che dovevano proteggere usando il potere che Oxfam gli dava per abusare di giovani donne disperate e vulnerabili” così commenta il caso Winnie Byanyima, dirigente internazionale di Oxfam.

L’organizzazione umanitaria, pur aprendo un’inchiesta interna non consegnò alla giustizia i suoi collaboratori ma preferì licenziarli e chiudere ogni rapporto con loro. In una nota pubblicata nel loro sito si legge:

L’organizzazione ribadisce come abbia agito in maniera dura e trasparente rendendo pubblica anche sui media l’inchiesta interna il 5 agosto e il 5 settembre dello stesso anno, che portò al licenziamento di quattro membri dello staff e alle dimissioni di altri, incluso il direttore di Oxfam nel Paese. Siamo inoltre scioccati e costernati per le accuse che riguarderebbero la condotta di alcuni membri dello staff di Oxfam Gran Bretagna in Ciad nel 2006, al momento in corso di verifica.  La nostra priorità è ed è sempre stata essere al fianco delle donne e delle ragazze vittime di abusi o sfruttamento. Il nostro lavoro di difesa e promozione dei diritti delle donne è centrale nella nostra azione e valori. In tutto il mondo Oxfam sostiene milioni di donne, con l’obiettivo di garantire loro una vita dignitosa.

Il ministro per lo Sviluppo internazionale del Regno Unito Penny Mordaunt ha annunciato alla BBC: “Do loro l’opportunità di dirmi di persona cosa hanno fatto dopo questi eventi e vedrò se dimostrano le qualità morali di cui credo abbiano bisogno. Se non trasmettono tutte le informazioni (che hanno sul caso), non lavorerò più con loro”. 

Un ombra inquietante cala, dunque, sull’organizzazione umanitaria; una delle più importanti a livello mondiale con sedi sparse in tutto il mondo, 5000 dipendenti e 23mila volontari. Uno scandalo che non coinvolgerebbe solo Oxfam che nel 2017 finì coinvolta in altri 87 episodi di comportamento improprio da parte dei suoi collaboratori;  si allarga l’inchiesta giornalistica e secondo il Times nel 2017 anche Save the Children sarebbe stata coinvolta in 31 episodi di comportamento improprio di suo personale in missione, Christian Aid in 2, mentre la Croce Rossa britannica ammette 5 casi di sospette molestie. Il Caso Oxfam ha portato alla luce uno scandalo di abusi sessuali attribuiti a volontari e coordinatori di organizzazioni non governative umanitarie.

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