Dopo anni di silenzio musicale Paola & Chiara stanno vivendo un nuovo momento di grandissimo successo, iniziato con il Sanremo del 2023 con il brano Furore e proseguito anche nell’estate 2024 con Festa totale.

Paola Iezzi, inoltre, la minore delle sorelle, ha da poco preso il suo posto come giudice di X Factor, accanto ad Achille Lauro, Jake la Furia e Manuel Agnelli, ruolo che per ora il pubblico sembra apprezzare molto.

A Vanity Fair Iezzi ha parlato di varie cose, dalla carriera alla vita privata, con particolare riferimento al periodo in cui non ha più parlato con la sorella, assieme alla quale è diventata una delle icone musicali italiane dei primi anni 2000 con tormentoni come Vamos a bailar o Festival.

“Quando mi sono separata da Chiara – ha detto – ho continuato a lavorare e a fare le mie cose, anche se più piccole. Ho continuato a produrre con i miei amici negli studi di registrazione, più piccoli e sconosciuti, e questo mi ha permesso di rimanere autentica, e di continuare a essere innamorata sia della musica che del mio mestiere. Mi sono reinventata come deejay, ho spesso suonato in posti piccolissimi dove bastava che ci fosse un pubblico ad ascoltarmi ed ero felice. Tutto questo mi ha aiutata moltissimo, anche se non avevo più la grande visibilità di prima […] A volte mi sono stupita della forza che sono riuscita a trovare quando pensavo di non averla. Le cose vanno sempre fatte con amore e dedizione. I risultati arriveranno. Per quanto mi riguarda, posso dire con un certo orgoglio che in quei dieci anni sono rimasta la stessa di quando avevo iniziato. Nulla mi ha trasformato”.

Sul rapporto con la sorella, ha spiegato: “Abbiamo vissuto per 18 anni in modo simbiotico scrivendo le canzoni insieme, producendole in studio: è stata una grande fatica di cui sono orgogliosissima. Quando è finita è come se tutto si fosse sgretolato e io dovevo ricostruirmi daccapo un’identità. Per fortuna da quell’esperienza è uscito qualcosa di nuovo e di buono. Ripenso alle persone della rubrica che chiamavo e che mi aiutavano a realizzare dei videoclip pazzeschi e dei lavori incredibili a quasi budget zero. Persone con le quali lavoro ancora oggi che mi rendono orgogliosa e grata di quello che ho”.

Oggi, ammette, forse il rapporto con la sorella è riuscito a ricucirsi anche perché loro in primis, e il pubblico di conseguenza, hanno capito di essere due persone diverse, con identità distinte.

“Era come se fossimo un mostro mitologico a due teste, considerando la simbiosi in cui vivevamo. Quell’unione aveva i suoi lati belli e positivi perché ci ha permesso di raggiungere il successo e di avere un’identità riconoscibilissima, iconografica, ma il problema è che quasi nessuno distingueva l’una dall’altra. Spesso andavamo in giro per strada e uno diceva ‘guarda, c’è Paola e Chiara’, anche se c’era solo una di noi due. Durante la separazione ci siamo ricostruite, e questo ci ha permesso oggi di lavorare di nuovo insieme con una nostra identità”.

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