Papa Benedetto XVI si è spento nella mattinata di sabato 31 dicembre 2022 in Vaticano dopo che le sue condizioni erano peggiorate a Natale. I funerali saranno celebrati il 5 gennaio 2023 da Papa Francesco.

A poche ore dalla sua scomparsa, è stato diffuso il suo testamento spirituale. che il Papa Emerito aveva consegnato al suo segretario, il fidato Padre Georg, da cui appaiono evidenti alcuni dei suoi pensieri che negli ultimi anni aveva voluto tenere per sé. Dal giorno delle sue dimissioni, arrivate a febbraio 2013, lui era apparso raramente in pubblico.

Papa Benedetto XVI ha scritto queste parole ben prima di abdicare, nel 2006 e da allora non le ha mai cambiate, a conferma di quanto ne fosse convinto. “Rimanete saldi nella fede! Non lasciatevi confondere!… – è il suo monito – . Gesù Cristo è veramente la via, la verità e la vita e la Chiesa, con tutte le sue insufficienze, è veramente il Suo corpo, Se in quest’ora tarda della mia vita guardo indietro ai decenni che ho percorso, per prima cosa vedo quante ragioni abbia per ringraziare. Ringrazio prima di ogni altro Dio stesso, il dispensatore di ogni buon dono, che mi ha donato la vita e mi ha guidato attraverso vari momenti di confusione; rialzandomi sempre ogni volta che incominciavo a scivolare e donandomi sempre di nuovo la luce del suo volto. Retrospettivamente vedo e capisco che anche i tratti bui e faticosi di questo cammino sono stati per la mia salvezza e che proprio in essi Egli mi ha guidato bene”.

Particolarmente significativi sono i ringraziamenti che lui ha voluto fare: “Di cuore ringrazio Dio per i tanti amici, uomini e donne, che Egli mi ha sempre posto a fianco; per i collaboratori in tutte le tappe del mio cammino; per i maestri e gli allievi che Egli mi ha dato. Tutti li affido grato alla Sua bontà. E voglio ringraziare il Signore per la mia bella patria nelle Prealpi bavaresi, nella quale sempre ho visto trasparire lo splendore del Creatore stesso. Ringrazio la gente della mia patria perché in loro ho potuto sempre di nuovo sperimentare la bellezza della fede. Prego affinché la nostra terra resti una terra di fede e vi prego, cari compatrioti: non lasciatevi distogliere dalla fede. E finalmente ringrazio Dio per tutto il bello che ho potuto sperimentare in tutte le tappe del mio cammino, specialmente però a Roma e in Italia che è diventata la mia seconda patria. A tutti quelli a cui abbia in qualche modo fatto torto, chiedo di cuore perdono”.

Oltre a questo, Ratzinger ha redatto anche un testamento “materiale”, anch’esso nelle mani di Padre Georg. A breve è prevista l’uscita di un libro, che può essere considerato una sorta di suo lascito spirituale. Questo vuole essere “una personale testimonianza della grandezza di un uomo mite, di un fine studioso, di un cardinale e di un Papa che ha fatto la storia del nostro tempo – ha detto il suo fidato segretario -. Ma sono anche un racconto di prima mano che cerca di far luce su alcuni aspetti incompresi del suo pontificato e di descrivere dall’interno il vero ‘mondo vaticano'”.

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