Il 17enne accusato di aver commesso il femminicidio di Michelle Maria Causo è stato arrestato e interrogato tutta la notte dalla Squadra mobile guidata da Stefano Pignoretti e dal pm della procura dei minori. Il prossimo 3 luglio si terrà l’interrogatorio davanti al gip del Tribunale per i minori di Roma. La vittima (coetanea del killer) è stata uccisa a coltellate e poi trovata senza vita nella giornata di ieri, 28 giugno 2023, avvolta in un sacco dell’immondizia in via Stefano Borgia 28, nel quartiere di Primavalle (Roma).

Me l’ha massacrata, voglio giustizia”, queste le parole pronunciate dalla madre di Michelle Causo e riportate da La Repubblica, mentre stava rientrando a casa accompagnata da altre tre persone. Secondo la testimonianza di una vicina, inoltre, la famiglia della vittima è estremamente addolorata: “Il nonno che abita con loro è distrutto, anche perché recentemente aveva perso la moglie – ha dichiarato la conoscente – Sono bravissime persone, quella ragazza era un angelo”.

Nel corso delle indagini, gli inquirenti sono riusciti a scoprire che la vittima e l’assassino non erano legati sentimentalmente, smentendo l’ipotesi di una lite dovuta a una possibile gravidanza della ragazza. Tra le testimonianze raccolte dagli investigatori, inoltre, è emersa anche quella di una giovane coppia che abita al primo piano della palazzina di via Dusmet, lo stesso edificio in cui viveva l’accusato insieme alla madre. Sulle scale e nell’androne dell’abitazione, sono state identificate numerose tracce di sangue, riconducibili allo spostamento del sacco dell’immondizia contenente il cadavere di Michelle Causo verso l’ingresso del condominio.

Il mio ragazzo ha visto il sacco nero – ha spiegato la ragazza che vive insieme al compagno all’interno della palazzina in questione – Ha chiesto cos’era, se voleva una mano a trasportarlo perché sembrava pesante: il ragazzo ha detto che c’era del pesce, ma il mio fidanzato si è subito allarmato e ha chiamato la polizia”, ha dichiarato, ampiamente sostenuta dalla versione rilasciata dal partner che ha voluto fornire ulteriori dettagli: “Ci ho parlato perché non riuscivo a passare”:

Lui mi ha detto di scavalcare il sacco che bloccava l’uscita. Gli ho anche chiesto se avesse avuto bisogno di aiuto a trasportarlo e cosa ci fosse dentro, mi ha risposto ‘del pesce’, così mi sono insospettito e ho chiamato la polizia.

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