Quattro minuti di chiacchiere possono sembrare davvero pochi, eppure la scienza ha scoperto che quei pochi minuti di convenevoli sono sufficienti a rivelare la nostra personalità: per esempio, se siamo introversi o estroversi, generosi o egoisti.

Lo studio, pubblicato su PloS One, ha dimostrato che i convenevoli non sono qualcosa di superficiale e improduttivo, ma possono davvero parlarci del carattere del nostro interlocutore: “Le chiacchiere sono un modo importante per conoscere la personalità degli altri, che a sua volta ci aiuta a prevedere meglio come si comporteranno in futuro“, ha spiegato alla stampa il professor Daniel Sgroi dell’Università di Warwick, coautore dello studio.

I ricercatori hanno reclutato 338 partecipanti e li hanno divisi in due gruppi, prima di farli incontrare di persona: a tutti è stato chiesto di completare un test della personalità e del QI (test del quoziente intellettivo). All’interno del primo gruppo i partecipanti sono stati poi accoppiati e sono stati lasciati a parlare per 4 minuti via testo, mentre i partecipanti dell’altro gruppo non hanno avuto alcun contatto con i propri interlocutori.

I partecipanti dovevano poi indovinare alcuni aspetti della personalità del loro interlocutore, per esempio se fosse estroverso o introverso, e prevedere le sue mosse successive. Il team di scienziati ha scoperto che coloro che chiacchieravano ottenevano punteggi più alti nel prevedere il quoziente intellettivo e le risposte al test di personalità del proprio interlocutore.

In pochi minuti iniziamo a formarci un modello mentale della persona con cui stiamo parlando: è estroversa o introversa, sembra ottimista o depressa, cooperativa o non cooperativa?“, ha detto il dottor Sgroi.

I partecipanti allo studio, infine, sono stati fatti incontrare di persona con i propri interlocutori (o con un’estraneo, se facevano parte del gruppo che non aveva avuto contatti precedenti) e sono state date loro 20 sterline: con quei soldi dovevano contribuire a un piatto comune condiviso con il loro interlocutore, un esperimento cognitivo chiamato gioco dei beni pubblici.

Lo studio ha scoperto che coloro che avevano chiacchierato con il partner avevano maggiori probabilità di prevedere quanto sarebbe stato il loro contributo al piatto. Inoltre, hanno contribuito per il 30% in più rispetto alle coppie che non avevano chiacchierato in precedenza.

Coloro che si sono impegnati in una chiacchierata con il proprio partner hanno avuto una migliore comprensione della personalità di quest’ultimo… questo li ha aiutati a prevedere come si sarebbero comportati“, ha dichiarato Sgroi. “Il risultato è che hanno ottenuto risultati migliori e hanno guadagnato di più rispetto a coloro che non hanno avuto l’opportunità di chiacchierare“.

Secondo Georgie Nightingall, fondatrice di Trigger Conversations, le chiacchiere sono anche un modo per facilitare i rapporti sul posto di lavoro.

Le persone trovano difficile parlare perché può sembrare che non finisca mai. Una volta ottenute tutte le informazioni necessarie, può sembrare imbarazzante e inutile… pensate a un modo per andare oltre“, ha detto Georgie Nightingall al Guardian. “Le persone sono più disposte a condividere se dimostrate che vi interessa. Il mio consiglio è: siate sinceramente curiosi“.

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