“Ho passato un periodaccio. Piangevo davanti al pianoforte e al computer, buttavo via tutto quello che scrivevo… Ho anche pensato di ritirarmi”, confessa Giorgia in un’intervista al Corriere, e aggiunge: “Non avevo più punti di riferimento. Molti sono morti. Adele e Beyoncé sono dei mostri… fra le nuove amo Cleo Soul e Rosie Lowe ma ero disorientata. È cambiato tutto in questi anni e mi sono dovuta reinventare. Mi sono messa a studiare e ho capito che il mio posto è il passato, ma con uno sguardo contemporaneo”.

Anticipati da Parole dette male, il brano che l’ha vista tornare all’Ariston di Sanremo dopo vent’anni, i nove inediti contenuti in Blu1 restituiscono una Giorgia a tratti inedita, che tocca anche temi sociali, spazia dall’R’n’B alla rivisitazione delle sonorità anni ’90 con il produttore Big Fish, senza disdegnare contaminazioni reggae e farsi avvolgere da sound soul e dark… con quell’uno ad apice che pare promettere anche un secondo volume.

Per l’artista, intervistata da Il Corriere della Sera, rivivere l’esperienza di Sanremo ha rappresentato un “viaggio sperimentale ancora tutto da elaborare” che le ha permesso di “rivedere luoghi, persone, Elisa…” e dare vita a una performance dal vivo anche imperfetta, ma che è stata l’occasione per riscoprirsi meno fredda e più umana, contro “chi diceva che sono sempre sembrata fredda, una a cui non fregava nulla. Queste parole mi facevano soffrire. Era solo una facciata. Sono felice di avere imparato a vivere l’emozione per quello che è”.

Giorgia si toglie anche un sassolino dalla scarpa in merito alle poche donne in gara a Sanremo:

È andata così. Non credo ci sia volontà di non far emergere le donne. La presenza femminile nella musica riflette quello che accade nel Paese. Ma il cliché sta cambiando: sempre più donne sono anche musiciste, produttrici e autrici.

Infine, in merito al meme sulla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (“Anche io sono Giorgia ma non rompo i cogl… a nessuno”, aveva postato sui social la cantante, ndr):

Era un meme che ho riportato, non l’ho fatto io… Pensavo che avremmo riso tutti, lei compresa, invece abbiamo riso in tre… Spero che quando mio figlio crescerà saprà che mamma credeva in qualcosa.

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