È una storia alla Uccelli di rovo, quella accaduta tra due contrade di Ischia dove un parroco 58enne si è innamorato di una donna di 41 anni, sposata e con due figli, che nella chiesa dove lui svolgeva il suo ministero si occupava delle pulizie.

Proprio la parrocchia, quindi, sarebbe stato il luogo dove il legame tra i due è nato ed è cresciuto nel tempo, passando da un’amicizia a una vera e propria relazione sentimentale, con colpo di scena finale: pochi giorni prima di Natale, infatti, la donna avrebbe deciso di confessare tutto al marito, per poter vivere liberamente il suo amore con il sacerdote.

Immediati, dopo la diffusione della notizia, sono stati i provvedimenti da parte di monsignor Carlo Villano, vescovo di Ischia, che ha sospeso il religioso dalle sue funzioni, impedendogli di celebrare la messa e di svolgere qualunque altra attività legata al ministero sacerdotale. Sarà quindi lo stesso vescovo a celebrare le funzioni, nell’attesa di trovare un sostituto al 58enne.

I protagonisti della vicenda, nel frattempo, sembrano quantomai intenzionati a proseguire la loro relazione, senza preoccuparsi dei pettegolezzi e dei giudizi della gente; tanto che il parroco, fa sapere il vescovo “Che io sappia è rimasto ad Ischia. Ma mi ha preannunciato che è sua intenzione ritirarsi per vivere un tempo di riflessione”.

La curiosità è che nella stessa isola, appena qualche anno fa, un altro parroco aveva lasciato il sacerdozio riconoscendo la paternità di un figlio nato dalla relazione con una parrocchiana, abbandonando quindi la vita religiosa. “Mi dico dispiaciuto – è stato il commento di mosignor Villano a proposito dei due casi che, dice – sono il segno di una fragilità con cui non possiamo non misurarci. Mi sforzo di comprendere”.

Casi del genere sono comunque tutt’altro che rari; nel 2021, a Città di Castello, in Umbria, sia il parroco che il suo vice decisero di abbandonare la vita clericale per questioni di cuore, riallacciando rispettivamente i rapporto con una donna conosciuta prima di prendere i voti e con un’infermiera. E di nuovo ci si interroga sull’opportunità del celibato ecclesiastico per i religiosi cattolici cristiani, mentre nei Paesi dove, ad esempio, la maggioranza religiosa è ortodossa o anglicana questo obbligo non sussiste.

La norma che vieta ai preti di sposarsi, tuttavia, non sembra destinata a subire modifiche a breve, come ribadito nel 2023 dallo stesso Papa Francesco: “Al centro dell’identità dei preti, configurata al Signore Gesù, c’è il celibato – disse durante la riunione dei futuri preti a Parigi citando un passo del Vangelo – Il prete è celibe – e vuole esserlo – perché Gesù semplicemente lo era. L’esigenza del celibato non è innanzitutto teologica, ma mistica: chi può capire, capisca!

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