Chi era Patrizia Russo uccisa a coltellate dal marito Giovanni Salamone
La 53enne è stata colpita nel sonno più volte dal marito, che ha poi chiamato i carabinieri per confessare il femminicidio.
La 53enne è stata colpita nel sonno più volte dal marito, che ha poi chiamato i carabinieri per confessare il femminicidio.
Patrizia Russo è la vittima di femminicidio numero 31 in questo 2024 in Italia. La 53enne, insegnante di sostegno in una scuola media, è stata uccisa a coltellate dal marito Giovanni Salamone, nella loro casa di via Cavoli 5, a Solero, nell’alessandrino.
La donna, probabilmente, è stata ferita a morte nel sonno, nella notte del 16 ottobre, e subito dopo averla colpita Salamone ha avvertito i carabinieri della stazione cittadina, a pochi km di distanza, che giunti sul luogo del delitto hanno svolto i primi rilievi e confermato la morte della donna.
La coppia, originaria dell’agrigentino, si era trasferita nella provincia di Alessandria, nel piccolo centro di Solero, 1500 abitanti, da circa un anno, dopo che Russo aveva vinto il concorso ed era entrata di ruolo alla scuola media Ferraris; Salamone, invece, incensurato, faceva parte dell’associazione ambientalista Mareamico e si era battuto anche per Punta Bianca, una zona nei pressi di Porto Empedocle dove si trova il “poligono Drasy” usato dall’esercito italiano per le sue esercitazioni.
Adesso per lui il Sostituto Procuratore, Andrea Trucano, ha disposto il fermo per omicidio volontario.
Da poco i due erano rientrati proprio dalla Sicilia, dove avevano partecipato alla raccolta delle olive; una vicina, Anna Delerba, racconta a Torino Today di aver visto Patrizia Russo il giorno prima del suo femminicidio “con la faccia molto stanca, tirata, ma abbiamo scambiato solo due parole. Ci sta visto che erano appena tornati dalla Sicilia, però mi ha colpito. Mi ha detto che là c’erano 32 gradi. Lei si trovava bene qui, si era integrata molto bene con i vicini e mi risulta che anche a scuola avesse un rapporto ottimo con tutti”.
L’impressione generale sulla coppia era che “fosse affiatata, facevano spesso passeggiate in bicicletta insieme”, come sottolineato anche dal sindaco di Solero, Andrea Toniato, che li descrive come “una coppia normale, come tante”. Spetterà agli inquirenti, ovviamente, ricostruire la dinamica e gli eventuali moventi che hanno portato al femminicidio.
“Io – ha raccontato alla stampa il primo cittadino – li conoscevo di vista, ma nessuno pensava che potesse esserci un episodio di questo tipo legato a queste due persone. Patrizia era benvoluta anche dalle colleghe e dai ragazzi della scuola, quindi diciamo assolutamente niente di particolare nella loro situazione familiare”.
Russo e Salamone hanno due figli adulti, uno residente all’estero, in Spagna e un altro fuori regione, a Pisa.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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