Se avete visto il film d’animazione Coco, il doodle di Google di oggi non sarà certo un mistero per voi: l’illustrazione del motore di ricerca che periodicamente celebra una ricorrenza o un personaggio oggi ricorda infatti Pedro Linares López e gli alebrije che l’artista inventò. Ma chi era l’artista e cosa rappresentano le sue creazioni?

López era un artista messicano nato il 29 giugno 1906 e scomparso nel 1992: nello specifico faceva il cartapestaio, forse una delle espressioni artistiche tipiche più popolari in Messico. Come riporta Heavy, López ebbe da giovane dei grossi problemi di salute: nel 1945, dopo aver combattuto per 11 anni contro un’ulcera gastrica, entrò in coma e durante il coma ebbe una sorta di incubo, o una visione se vogliamo.

Alebrije
Fonte: Google

Vide delle bizzarre bestie che erano composte da pezzi di animali diversi (corpi di drago, ali di pipistrello, denti di lupo, corna di cervo, pinne di pesce e occhi di cane), una sorta di collage spaventoso ma al tempo stesso decisamente accattivante. E in seguito li produsse con la cartapesta.

Li ho visti in sogno – raccontò López, il cui padre era a propria volta uno scultore, in un’intervista – Erano molto brutti e terrificanti e venivano verso di me. Ho visto ogni genere di cose brutte, ma non erano come le calavere (gli scheletri che permeano l’intera cultura messicana e vengono sfoggiati durante el dia de muertos, ndr). Le calavere sono famigliari – siamo tutti calavera sotto, quindi hanno venduto molto bene. Ma la gente non voleva comprare gli alebrije. Erano troppo brutti. Così ho iniziato a modificarli e renderli più colorati. Non avrei smesso di realizzarli solo perché pensavo fossero brutti.

Gli alebrije divennero così molto amati dai messicani: tra gli estimatori di López c’erano i due coniugi artisti Diego Rivera e Frida Kahlo, e le opere che la coppia acquistò sono ora conservate nell’Anahuacalli Museum. Tuttavia gli alebrije non hanno mai incarnato veramente degli spiriti guida provenienti dall’aldilà, quella è un’invenzione appunto del film Coco che li ha ritratti come animali totem. In compenso questi bizzarri e coloratissimi animali hanno vissuto di vita propria anche oltre il loro creatore e ancora oggi vengono realizzati da diversi artisti in tutto il mondo e non solo in cartapesta, ma anche in cartone e in legno. Il doodle di oggi è stato disegnato da un’altra artista messicana, Emily Barrera.

Il doodle di oggi celebra il 115esimo compleanno di un artista messicano che trasformò i suoi sogni in realtà, Pedro Linares López. Le sue sculture di animali peculiari e giocosi, noti come alebrije, sono amati in tutto il mondo come prodotti unici provenienti dalla tradizione artistica popolare del Messico. Grazie Pedro Linares López per averci mostrato il potere dell’immaginazione!

I figli e i nipoti di Pedro Linares López continuano a proseguire l’opera del loro antenato e, oltre ad apparire nel dia de muertos, dal 2007 gli alebrije hanno una vera e propria festività tutta loro, un festival di nome La Noche de los Alebrijes che si svolte a Città del Messico in collaborazione con il governo. Esiste tuttavia un’altra versione circa l’origine degli alebrije: secondo una vulgata minoritaria riportata su Mexican Folk Art Guide, López produsse il primo su richiesta del pittore José Antonio Gómez Rosas, che aveva disegnato questi strani animali assemblati tra loro forse traendo ispirazione dalla tradizione artistica delle popolazioni precolombiane.

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