La Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha dato il via libera alla prima pillola anti-virale contro il Covid, il molnupiravir di Merck, e sarà distribuita alle Regioni a partire da oggi.

Non è un’alternativa al vaccino, ma un trattamento di 5 giorni da assumere per via orale che ridurrà le ospedalizzazioni. Ecco cosa dobbiamo sapere.

Come si prende e chi lo riceve

La pillola di Merck è destinata ai pazienti non gravi con sintomi lievi o moderati. Il medicinale deve essere assunto entro 5 giorni dalla comparsa dei sintomi: il trattamento dura 5 giorni ed è composto da 4 capsule da prendere 2 volte al giorno. Molnupiravir non è consigliato per le donne in gravidanza, inoltre l’allattamento al seno dovrà essere interrotto durante il trattamento e per i successivi 4 giorni.

Come funziona la pillola Molnupiravir di Merck

La pillola antivirale contro il Covid produce delle alterazioni del materiale genetico del virus durante la replicazione: in questo modo lo rende incapace di moltiplicarsi. Come riportato dalla casa farmaceutica produttrice del farmaco, la Merck Sharp & Dohme, insieme a Ridgeback Biotherapeutics, la pillola non colpisce la proteina spike del Covid, quindi è efficace a prescindere dalle varianti.

Chi distribuisce Molnupiravir e quanto costa

Come dichiarato alla stampa da Filippo Drago, esperto della Società Italiana di Farmacologia (SIF), saranno le Regioni a scegliere come distribuire la pillola di Merck. All’inizio il farmaco sarà disponibile nelle farmacie ospedaliere, e in seguito in quelle autorizzate. “I pazienti vengono selezionati dai medici di medicina generale o dagli ospedali“, spiega Drago. Alcune Regioni potrebbero chiedere accertamenti prima di somministrare la pillola, come i tamponi. Molnupiravir, secondo le parole di Drago, sarà gratuito.

Perché la pillola di Merck non sostituisce il vaccino

Molnupiravir non è un’alternativa al vaccino in quanto ha una durata d’azione limitata e una bassa efficacia contro sintomi importanti. Dopo un paio di giorni, come qualsiasi altro farmaco, sparisce dall’organismo e non offre ulteriori difese. Il vaccino, invece, agisce sul sistema immunitario che viene “addestrato” a continuare a combattere il virus anche a distanza di mesi.

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