Poste Italiane annuncia 10mila assunzioni

Nel corso del piano 2018-2022, Poste italiane mira ad assumere "circa 10mila professionisti qualificati e a formare il personale in servizio per dotarlo delle competenze, degli strumenti e degli incentivi necessari per completare il processo di trasformazione".

Buone notizie da “Poste Italiane”. Come riporta l’agenzia di stampa Ansa.it, il nuovo piano strategico, presentato alla comunità finanziaria con il primo “Capital Markets Day” dell’azienda a Piazza Affari, sono state annunciate consegne pomeridiane e nel weekend ma anche investimenti sul digitale, crescita del business e soprattutto nuove assunzioni. Un’azienda che, secondo l’amministratore delegato di “Poste Italiane”, Matteo Del Fante, “si sta trasformando per rispondere al meglio ai bisogni e ai comportamenti sempre nuovi dei 34 milioni di clienti”. La corrispondenza e i pacchi diventeranno “il fulcro dell’attività” puntando sempre di più all’innovazione: basti pensare all’introduzione di un modello operativo di recapito innovativo, il cosiddetto “joint delivery model”, “concordato di recente coi sindacati”.

Nel corso del piano 2018-2022, e questa è la notizia più importante per gli italiani in cerca di un’occupazione stabile, Poste italiane mira ad assumere “circa 10mila professionisti qualificati e a formare il personale in servizio per dotarlo delle competenze, degli strumenti e degli incentivi necessari per completare il processo di trasformazione” ha spiegato l’ad dell’azienda. Per i clienti, inoltre, arriveranno delle novità importanti: l’obiettivo, infatti, è quello di “sfruttare la crescita dell’e-commerce” e di “consegnare di domenica”. “Diventerà una esigenza operativa perché molti degli ordini online vengono fatti tra venerdì sera e sabato” spiegano.

Poste Italiane, tra l’altro copre il 100% del territorio italiano con 2.000 centri di distruzione e smistando oltre 3 miliardi di pezzi di corrispondenza e più di 100 milioni di pacchi ogni anno. Alla luce di questi numeri, si rendono necessari investimenti per un totale di 2,8 miliardi di euro a sostegno della digitalizzazione, automazione e della riorganizzazione del modello di servizio. In particolare “i ricavi del mondo dell’e-commerce andranno a coprire quelli che si perderanno nella corrispondenza” ha spiegato Roberto Giacchi. Infine ci sarà spazio ai servizi finanziari con una “gamma completa ed ampliata di prodotti inclusa la distribuzione di prestiti offerti da terzi”.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!