A Carpi, in provincia di Modena, si è riaperto il dibattito sui simboli religiosi nelle aule. Alle scuole medie cittadine Focherini, infatti, la preside Federica Ansaloni avrebbe scelto di togliere i crocefissi dalle aule dell’istituto. Decisione che, però, non è stata condivisa da tutti, in particolare da una parte del corpo docente e da alcuni genitori.

Il crocifisso è un simbolo religioso. Qui siamo in una scuola, non in una chiesa – ha dichiarato Ansaloni, come riportato da Il Resto del Carlino –. Per questo ho ritenuto di fare togliere i crocifissi dalle aule, questa estate, in occasione di alcuni lavori di ristrutturazione e pittura dei locali dell’istituto. Siamo una comunità scolastica. Se i docenti o i genitori dovessero manifestare la necessità di affrontare il tema, lo faremo in Collegio Docenti, ma ad oggi la questione non è ancora stata sollevata dai professori e dalle famiglie”.

Pare tuttavia che i docenti abbiano già scritto una lettera alla preside per chiedere spiegazioni su tale decisione, presa, a loro dire, in modo unilaterale. Missiva della quale, però, la donna dichiara di non essere a conoscenza.

Nei plessi delle elementari e delle materne risulta che il personale docente e ata, in alcuni casi, non ha dato seguito alla direttiva e in tali sedi tuttora i crocefissi sono in aula, mentre nella secondaria di primo grado e in altri plessi, se pur con perplessità, i crocifissi sono stati rimossi”, dicono nella lettera gli insegnanti, i quali ritengono il provvedimento “grave, sia per il suo valore simbolico, sia perché non trova riscontro in nessuna attuale normativa scolastica”.

Quello che avremmo gradito da parte sua era una consultazione con la parte docente, per un dialogo e un confronto”, sostengono, sottolineando in particolare di essersi risentitiper le modalità adottate, per i tempi scelti e soprattutto perché l’atto non risponde ad alcuna protesta o richiesta di rimozione da parte di docenti o famiglie di alunni di altre confessioni religiose”. Dunque, i docenti auspicano “un immediato ripensamento da parte sua, riportando così il confronto all’interno della scuola”.

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