Un sacerdote particolare, che cerca, in questo periodo di crisi, di dare un messaggio di speranza ai suoi fedeli:

“Che non capiti mai che un mio parrocchiano sia tentato di uccidersi: insieme, io per primo, lo aiuterò a prendere i soldi che gli servono da chi si è arricchito sulla pelle dei poveri” Un metodo magari particolare ma che passa un messaggio ben preciso.

Il triplice suicidio di Civitanova Marche ha sconvolto l’opinione pubblica e indotto un senso di forte rabbia. Don Enrico Torta ha dunque parlato ai suoi parrocchiani. Secondo i media, in realtà il don voleva usare un’espressione più forte: “aiuterò a rubare” ma poi, per la carica che ricopre, ha deciso di abbassare i toni, dichiarando un più soft: “lo aiuterò a prendere i soldi”.

Don Torta continua: “oggi l’emergenza vera è il lavoro, sono cose che non stanno né in cielo né in terra, bisogna fare una rivoluzione, i politici devono mettere da parte l’orgoglio, trovare un compromesso per due anni e risollevare la nazione”. 

Come dargli torto, sperando che la cronaca non riporti più gesti folli causati dal mal di vivere.

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