Primark è sotto accusa dal mondo del web, dopo che la scrittrice Kate Long ha evidenziato la differenza tra i messaggi promossi dall'azienda per le bambine e per i bambini.
La scrittrice Kate Long, autrice di numerosi bestseller, ha pubblicato un thread su Twitter per evidenziare la differenza tra i messaggi che Primark promuove nell’abbigliamento femminile e maschile.
Dopo aver visitato un negozio di Primark, Kate Long ha pubblicato su Twitter delle foto che ritraevano magliette e felpe per lui e per lei: sulle magliette per i bambini gli slogan recitavano incitamenti come “Potere“, “Futuro“, “Vivi l’avventura” o “Non c’è niente che ti trattenga!”, mentre sulle maglie per le bambine gli slogan recitavano incoraggiamenti ben diversi, come “Sii gentile“, “Sii buona, fai del bene” o “Sii ottimista e grata“.
L’autrice di The Bad Mother’s Handbook ha scritto che i messaggi di Primark per le ragazze le incoraggiano a “essere accondiscendenti e passive“. Long ha dichiarato che è estremamente sessista incitare una bambina a essere sempre gioiosa e sorridente, come se essere buona e fare del bene agli altri sia l’unico scopo delle donne nel mondo.
“Qualcuno può individuare una differenza di tono qui? Una differenza nella narrativa? I ragazzi sono fantastici in se stessi e non hanno bisogno di considerare nessun altro“, ha scritto Kate Long. “Smettiamola di dire ai ragazzi che non dovrebbero avere nulla a che fare con la gentilezza e l’amore! Cos’è, un ritorno agli anni ’50?”
Strap in for a thread about the hugely sexist messaging on children's clothing at @Primark. The store I popped into was in Chester but of course it's a nationwide chain.
— Kate Long (@volewriter) February 6, 2022
Let's begin with the messages girls are being hammered with. pic.twitter.com/nH4muQvFds
Nel suo thread, Kate Long ha specificato che l’abbigliamento non dovrebbe avere genere, e che differenziare in quel modo i messaggi per le bambine e per i bambini non fa che incitarli ad assimilare il “ruolo” che la società ha affibbiato loro, in quanto uomo o donna.
Molte madri hanno supportato il thread di Long, esprimendo il loro supporto. “Non posso credere che questo sia ancora lo stato delle cose“, ha commentato una madre, mentre un’altra ha espresso la sua preoccupazione in quanto sono proprio i genitori a comprare certi capi di abbigliamento ai propri figli, incoraggiando gli stereotipi di genere. “Quando ho chiesto a una madre di suo figlio mi ha risposto che spera diventi un astronauta, ma quando le ho chiesto della sua bambina, ha risposto: ‘Spero che sarà abbastanza carina da sposare un calciatore!“, ha scritto su Twitter, in risposta al thread di Long.
Kate Long, sempre molto attenta ai pregiudizi nell’abbigliamento, ha anche pubblicato articoli simili riguardo alla sezione abbigliamento per bambini di Tesco nell’ottobre dello scorso anno.
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