"Sentivo come se il mondo intero stesse morendo": il trauma del principe William

Il Duca di Cambridge ripercorre i momenti più intimi e significativi della propria vita nel podcast Time to Walk: un racconto che va oltre il proprio ruolo istituzionale.

Non è solo l’erede al trono del Regno Unito e il nipote della Regina Elisabetta: il principe William è anche un padre, un marito, un figlio a cui il destino ha portato via la madre troppo presto, ma è stato anche un militare, un soccorritore e un uomo dal grande impegno umanitario.

E tutto ciò lo racconta in Prince William: Time to Walk, il suo primo podcast, uscito il 6 dicembre e registrato in collaborazione con Apple Fitness, per promuovere l’abitudine di camminare all’aria aperta per migliorare la salute.

Un racconto intimo, che va oltre al ruolo istituzionale di William come Duca di Cambridge, in cui ripercorre alcuni dei momenti più significativi della sua vita. Come il periodo in cui era impegnato nel servizio di elisoccorso, in veste di pilota: nel 2017 ha partecipato al salvataggio di Bobby Hughes, un bambino di soli cinque anni rimasto coinvolto in un incidente stradale. Un’esperienza che ha segnato profondamente il principe, che la racconta nel podcast trattenendo a stento le lacrime.

“Ci aspettavamo un piccolo infortunio. Invece è apparso subito chiaro che questo giovane fosse nei guai, perché purtroppo era stato investito da un’auto e naturalmente ci sono cose che non vorremmo mai vedere. Tutto ciò che ci importava in quel momento era prenderci cura di questo ragazzo. I genitori erano isterici, urlavano, piangevano, non sapevano cosa fare e soffrivano. Queste immagini non mi hanno lasciato”,

spiega William in Time to Walk. Un podcast in cui il Duca di Cambridge parla anche di un tema a lui molto caro e (troppo) spesso ignorato: la salute mentale. E proprio su quest’ultima l’episodio del piccolo Bobby e, in generale, l’esperienza da soccorritore, ha influito molto.

“Era come se qualcuno avesse messo una chiave nella serratura di una porta e l’avesse aperta senza il mio permesso. Mi sentivo come se il mondo intero stesse morendo. È una sensazione incredibile. Senti il dolore e la sofferenza di tutti. Tutto andava bene nella mia vita personale. Ero felice a casa e al lavoro, ma continuavo a chiedermi: “Perché mi sento così triste?” Poi mi sono reso conto che i traumi delle persone, la loro tristezza, mi seguivano a casa e mi colpivano”.

Ma William lascia spazio anche per i ricordi più felici. Come per esempio la serata di beneficienza per l’associazione Centrepoin: era il 2013, e il principe si è lasciato coinvolgere in un duetto improvvisato con Taylor Swift, a cui si è poi aggiunto Jon Bon Jovi. Un episodio che gli riporta alla mente il karaoke che, da bambino, si concedeva durante i viaggi in macchina con la madre, Lady Diana, e il fratello Harry. “Quando mi sedevo sul sedile posteriore e cantavo, quello era un vero momento in famiglia per me. Mia madre guidava e cantava ad alta voce“.

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