Pupo: "Vivo con mia moglie e la mia amante, ma chi mi invidia si sbaglia"

Pupo è tornato a parlare del rapporto con le due donne della sua vita, la moglie Anna Ghinazzi e la compagna Patricia Abati. Con una sta per festeggiare le nozze d'oro, con l'altra sta insieme da 35 anni.

In un’intervista per Vanity Fair Pupo, ovvero Enzo Ghinazzi, si è aperto su vari argomenti, dalla passione per il gioco fino a quella per le donne, tornando anche a parlare della sua ormai storica relazione poliamorosa.

Il cantante di Gelato al cioccolato, infatti, festeggerà a breve le nozze d’oro con Anna Ghinazzi, sposata a diciotto anni e mezzo, volando a New York con tutta la famiglia, ma da 35 ha anche una relazione con Patricia Abati: le due donne, ha sempre affermato Pupo, non solo si conoscono, ma hanno anche un ottimo rapporto.

Loro due si vogliono un gran bene – ha spiegato –  Con Patricia stiamo insieme da 35 anni, non intende aspettare l’anniversario dei 50, vuole che la porti una settimana in viaggio al più presto, mi toccherà accontentarla. Avere due donne è costoso.

Benché la sua famiglia abbia trovato un ottimo equilibrio in un ménage à trois, Pupo non consiglia questa situazione, spiegando che non sia affatto semplice:

Infatti non lo consiglio e non me ne vanto. Per noi è accaduto gradualmente, non senza sofferenza. Abbiamo superato il gran premio della montagna, oggi rappresentiamo un mezzo miracolo, siamo uniti. In futuro i poliamori saranno sempre più frequenti, io sono stato un pioniere.

Già tempo addietro, al Corriere, Pupo aveva raccontato come, soprattutto inizialmente, non fosse stato facile accettare e far accettare quella situazione; “È un percorso che non ho scelto io. Perché è difficile. C’è sofferenza. È troppo facile liquidarlo così – ha dichiarato all’epoica – lei pensa che sia stata una cosa semplice? O che io possa consigliare alle mie tre figlie o a chiunque altro un rapporto pluri-amoroso come il mio? Ma non ci penso nemmeno“.

Non mi pento del mio percorso sentimentale che oggi sarebbe più semplice da affrontare. Ho avuto a che fare con due donne speciali. Non sono io lo speciale, sono loro.

Il cantautore ha aggiunto che dopo aver mentito e “raccontato un sacco di fesserie“, e aver tolto dignità alle due donne a cui è legato, “ecco io da queste due donne sono stato migliorato… Mi hanno insegnato la lealtà“.

Non ha mai nascosto neppure la sua dipendenza dal sesso: “Andai a farmi visitare dall’andrologo, mi spiegò che colpisce soprattutto i brevilinei. Ora sto meglio ma è stata dura. Magari ti prende l’impulso nei momenti più improbabili, che so, mentre stai per cantare a una festa di piazza. In autostrada, a Modena, dopo un tamponamento, mentre aspettavo la polizia stradale, mi sono appartato in un’edicola. Oppure l’ho fatto in una sauna di Sidney“.

Sul tema della poligamia Pupo ha spiegato che è una realtà molto comune e “maggioritaria” nel mondo, e che lui “ha pagato” e sta ancora pagando le conseguenze delle sue scelte. I rapporti con le sue figlie, come ha raccontato, sono “bellissimi”, aggiungendo che tra le due figlie avute con Anna e quella avuta con Patricia c’è un bel rapporto. Il cantante ha anche aggiunto che uno dei suoi nipoti, Matteo, di 8 anni, chiama “nonna” sia sua moglie Anna che la sua amante, Patricia.

Ma c’è stata un’altra dipendenza, nella vita di Pupo, che poteva costargli caro, quella per il gioco: nel 1983, al casino di Saint Vincent, a chemin de fer, perse 130 milioni di lire in 3 secondi. “Dal vizio non esci mai davvero. Ora sono ‘in sonno’, non gioco da anni, una sofferenza pazzesca“.

Ora che sta per diventare nonno per la quarta volta, si definisce “una persona risolta, serena, un uomo che si è rialzato mille volte. Le sofferenze che ho attraversato mi hanno reso migliore. Fossi scomparso 15 anni fa, sarei passato alla storia come il cantante pop che si era mangiato tutto, un cretino. Credevo di non arrivare a 50, ne ho quasi 70, ho vissuto tante vite, quel che viene è tutto grasso che cola“.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!