Quando si viaggia in aereo, a volte capita di chiedersi: quale posto mi proteggerà di più in caso di emergenza? Finalmente è arrivata una risposta da parte di un esperto di aviazione.

La maggior parte delle persone prenota i posti in aereo in base al comfort, spesso scegliendo quelli più vicini ai servizi igienici o con quelli che garantiscono più spazio per le gambe. Molti viaggiatori, consci della calca che normalmente si crea al momento dello sbarco, prediligono i posti vicini alla parte anteriore in modo da poter scendere più rapidamente.

Purtroppo, però, non sono quelli i posti più sicuri su un aereo. Ad aggiudicarsi il primato sono i posti centrali nell’ultima fila. Un’indagine del Time, che ha esaminato 35 anni di dati sugli incidenti aerei, ha rilevato che i sedili posteriori centrali di un aereo avevano il tasso di mortalità più basso: il 28%, rispetto al 44% dei sedili del corridoio centrale.

Il motivo per cui i sedili centrali sono normalmente più sicuri dei sedili vicino al finestrino o al corridoio, sta nel fatto che avere file di persone su entrambi i lati può “ammortizzare” la violenza del potenziale impatto.

Il tipo di emergenza determinerà anche le possibilità di sopravvivenza. Impattare contro una montagna, chiaramente, ridurrà esponenzialmente le possibilità di sopravvivere all’incidente. Stessa cosa vale per gli atterraggi nell’oceano, come testimoniato dal volo Air France 447 del 2009, in cui morirono 228 passeggeri e membri dell’equipaggio.

Gli aerei sono comunque progettati per essere molto robusti in situazioni di emergenza e i piloti sono addestrati per ridurre al minimo i rischi per il proprio equipaggio in caso sorgano problematiche. Cercheranno un luogo pianeggiante, come un campo aperto, per atterrare il più normalmente possibile. La tecnica per l’atterraggio in acqua richiede invece la valutazione delle condizioni della superficie e il tentativo di atterrare tra le onde con un normale angolo di atterraggio.

A ogni modo, è bene ricordare che le probabilità di morire in un incidente aereo sono piuttosto basse. Secondo l’analisi dei dati del censimento del National Safety Council degli Stati Uniti, le probabilità di morire in aereo sono circa 1 su 205.552, rispetto a 1 su 102 in auto.

Per i più ansiosi ci sono comunque buone notizie. Gli ingegneri stanno progettando nuovi aerei con più materiali compositi. In questi progetti, le ali non sono rigide e possono flettersi per assorbire carichi estremi e prevenire cedimenti strutturali.

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