Se tutta la popolazione italiana avesse ricevuto il vaccino anti Covid ci sarebbero stati meno morti e meno ricoveri.

I dati arrivano da ricerca fatta dagli epidemiologi guidati da Lorenzo Monasta del Burlo Garofolo di Trieste: il team ha stimato che, tra il 13 dicembre 2021 e il 12 gennaio 2022, se tutti i cittadini avessero fatto le somministrazioni del siero, ci sarebbero stati 181mila nuovi casi, 8mila ricoveri ordinari, 1.300 ricoveri in intensiva e 1.200 morti in meno.

Lo studio è stato fatto sulla base dei dati pubblicati venerdì 14 gennaio dall’Istituto Superiore di Sanità, in base alla categoria di appartenenza: non vaccinati, vaccinati con una dose, vaccinati con due dosi da più o meno di 120 giorni e vaccinati con tre dosi. La ricerca poi si è concentrata sul totale dei non vaccinati con più di 12 anni di età, circa il 12%, e ha ipotizzato che questi avessero ricevuto una, due oppure tre dosi, cioè ha simulato che appartenessero all’altro 88% degli italiani.

I dati che sono emersi rendono bene l’idea dell’impatto che il vaccino potrebbe avere se avesse una copertura del 100%. Secondo i ricercatori, come si legge su Repubblica, è evidente il rischio che si corre senza il siero anti-virus:

“Senza fare distinzioni di dosi e prendendo semplicemente i non vaccinati, risulta quindi che il rischio di infettarsi per un non vaccinato è stato di 1,8 volte quello di un vaccinato. Il rischio di essere ricoverato è stato di 7 volte, quello di essere ricoverato in terapia intensiva di 14 volte, e il rischio di morire è stato di 6 volte quello di un non vaccinato”.

Certo, si è visto che anche i vaccinati possono ammalarsi, finire in ospedale e morire (in percentuale nettamente inferiore a chi non ha ricevuto nessuna dose), ed è per questo che i ricercatori nel loro studio hanno attribuito ai non vaccinati la stessa probabilità di infettarsi degli altri. I dati che sono emersi ci dicono quanti ricoveri e decessi si sarebbero potuti risparmiare:

“Solo negli ultimi 30 giorni, avremmo risparmiato il 9% dei nuovi casi, cioè 181mila, il 42% dei ricoveri ordinari, cioè 8mila, il 61% dei ricoveri in terapia intensiva, cioè 1.300, e ben 1.200 morti, il 39%”.

La ricerca fatta da Giulia Zamagni, Benedetta Armocida, Luca Ronfani e Lorenzo Monasta del Burlo e Cristiana Abbafati del Dipartimento di studi giuridici ed economici de La Sapienza di Roma, fornisce anche una stima della spesa per ogni ricovero e calcola quanto si sarebbe risparmiato anche in termini economici:

“Pur senza considerare l’elevatissimo costo dei morti, e quello delle quarantene precauzionali e delle malattie, e dei disagi nei servizi, ma considerando solamente il costo dei ricoveri, se i non vaccinati avessero ricevuto almeno una sola dose, avremmo risparmiato 90 milioni di euro. Pari al 46% della spesa che si sarebbe effettivamente sostenuta”.

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