Israele ha sferrato un attacco di terra su Rafah, costringendo centinaia di migliaia di palestinesi a fuggire e impedendo gli sforzi per portare aiuti umanitari in quello che era l'”ultimo rifugio” di Gaza.

Come riporta Haaretz citando fonti mediche a Gaza l’attacco di Israele, nelle ultime 24 ore, contro 11 edifici a Rafah, ha ucciso 26 persone, di cui 11 bambini e 8 donne.

Il 6 maggio Israele ha emesso ordini di trasferimento chiedendo ai civili nella parte orientale di Rafah di spostarsi nella cosiddetta “zona umanitaria” israeliana di Al-Mawasi, come riporta Save the Children, includendo il divieto di spostarsi verso Gaza City e l’area di Wadi Gaza, lasciando la popolazione di fatto senza opzioni.

Non c’è stato, però, alcun dialogo tra le forze israeliane e le agenzie umanitarie prima dell’espansione della cosiddetta “zona umanitaria” ad Al-Mawasi e gli ordini di evacuazione sono arrivati solo dopo i bombardamenti, che hanno causato la morte di 22 persone, un numero che è salito in queste ore a 26. Altri attacchi al valico di Kerem Shalom avrebbero ucciso 3 persone.

L’incursione a Rafah annunciata da Israele, avverte Save the Children, potrebbe costare la vita di 600mila bambini. Inoltre, potrebbe portare a un’interruzione o peggio a un collasso degli aiuti umanitari. Rafah, infatti, è l’unico valico consentito alle agenzie umanitarie e il sistema di coordinamento istituito a Rafah è ora a rischio di interruzione.

Inger Ashing, Direttrice generale di Save the Children International, ha ricordato che non esiste un piano di evacuazione fattibile per sfollare e proteggere legalmente i civili. “Per settimane abbiamo avvertito delle conseguenze devastanti che tutto ciò avrà sui bambini”, ha detto Ashing. “Per settimane abbiamo chiesto un’azione preventiva. Invece, la comunità internazionale ha distolto lo sguardo. Ora non può più farlo”.

Dall’inizio degli attacchi di Israele nei Territori Palestinesi Occupati più della metà della popolazione si è rifugiata a Rafah, e molti palestinesi sono troppo vecchi, feriti o malati per spostarsi di nuovo. A Rafah la malnutrizione sta già uccidendo molte persone e l’imminente incursione avrà un impatto sull’accesso dei bambini a cibo, acqua e cure mediche, come ricorda Save the Children, che chiede un cessate il fuoco immediato.

Chiediamo a tutti gli Stati di agire ora per proteggere i civili e prevenire ulteriori atrocità a Rafah”, scrive Save the Children, sottolineando che Israele deve rispettare il divieto di trasferimento forzato e di deportazione dei civili previsto dal diritto internazionale umanitario e fornire ai civili i beni di prima necessità.

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