La ragazza afghana di Steve McCurry si chiama Sharbat Gula ed è in salvo in Italia

La ragazza afghana dagli occhi verdi fotografata da Steve McCurry si chiama Sharbat Gula ed è arrivata sana e salva in Italia. Palazzo Chigi: "La Presidenza del Consiglio ne ha propiziato e organizzato il trasferimento".

La foto che ha reso famosa Sharbat Gula, la ragazza afghana diventata simbolo di una nazione e dei suoi conflitti, è stata scattata da Steve McCurry per la copertina del National Geographic del 1985.

Steve McCurry aveva scattato la fotografia nel 1984, in un campo profughi di Peshawar, quando la ragazza aveva meno di 12 anni. Sharbat Gula, di etnia pashtun, si trovava a Peshawar con la nonna, le sorelle e il fratello dopo essere fuggita, 5 anni prima, dall’invasione sovietica. I suoi genitori erano morti entrambi.

La foto fece il giro del mondo ed ebbe uno strepitoso successo: Sharbat Gula fu definita dai media “La Monnalisa dell’Afhganistan”, grazie all’espressività del suo volto, che faceva trasparire l’orrore della guerra, e gli incredibili occhi verdi, intensi e profondi.

Oggi, la ragazza simbolo del suo Paese è madre di 4 figli (la prima gravidanza a 13 anni) e ha 48 anni: gli occhi sono gli stessi ma, forse, più stanchi e ricolmi della gravità delle situazioni che ha affrontato. Come riporta la stampa, Sharbat Gula era stata rimpatriata in Afghanistan dal Pakistan, dove era stata arrestata nel 2016 per aver richiesto una carta d’identità falsa, dichiarando di essere nata in Pakistan.

Rimpatriata in Afghanistan, l’allora presidente Ashraf Ghani le aveva dato un appartamento a Kabul. Poi, il ritorno dei talebani nell’agosto 2021 e la fuga.

Era stata proprio Sharbat Gula ad appellarsi alle organizzazioni no profit attive in Afghanistan per poter lasciare il Paese, diventato uno dei più ostili per la vita di una donna. Le organizzazioni hanno raccolto il suo appello, che è giunto a Roma.

Adesso, la donna è al sicuro in uno dei progetti di accoglienza nel nostro Paese, dopo una vita passata a fuggire e a nascondersi dagli orrori della guerra e dei talebani.

La Presidenza del Consiglio ne ha propiziato e organizzato il trasferimento in Italia, nel più ampio contesto del programma di evacuazione dei cittadini afghani e del piano del Governo per la loro accoglienza e integrazione”, è quello che si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi.

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