L'attore è stato rinviato a giudizio con l'accusa di violenza privata, minacce e lesioni per aver aggredito un automobilista che ha rischiato di investire la sua compagna, Rocìo Muñoz Morales.
“Ho sempre difeso e non permetterò nei confronti delle donne, la violenza e l’arroganza“. Comincia così il post che Raoul Bova ha deciso di condividere con i suoi follower su Instagram, nel quale spiega (in parte) le motivazioni che l’hanno portato a subire un processo con l’accusa di violenza privata, minacce e lesioni.
A denunciarlo un automobilista, Vincenzo Cartolano, che ha dichiarato di essere stato aggredito verbalmente da Bova e di aver ricevuto un pugno su una spalla durante una lite in strada.
Tutto ha avuto inizio il 27 aprile 2019, quando Bova si trovava insieme alla compagna – l’attrice Rocìo Muñoz Morales con cui ha due figlie, Luna e Alma – fuori da un ristorante della Capitale. I due avevano appena finito di consumare la loro cena presso I Vitelloni, noto locale a pochi passi da piazza San Giovanni in Laterano e stavano tornando alla macchina.
Secondo quanto emerso dalla ricostruzione dei fatti, un automobilista avrebbe azzardato una manovra molto pericolosa, rischiando di investire con la macchina Morales. Un comportamento che avrebbe preoccupato molto Bova che si sarebbe lasciato andare ad uno sfogo nei confronti di Cartolano. “Hai visto cos’hai fatto?“, “Ti sistemo” e “T’ammazzo“, queste le parole che l’attore avrebbe rivolto all’automobilista.
E visto che proprio quest’ultimo non avrebbe accennato a scusarsi, Bova lo avrebbe aggredito colpendolo con un pugno alla spalla. Il colpo subito sembra gli sia costato circa cinque giorni di prognosi. A questo punto l’uomo ha denunciato l’attore, che a sua volta ha fatto lo stesso, accusandolo di violenza privata per aver compiuto una manovra azzardata che ha messo a rischio l’incolumità di sua moglie (che si è costituita parte civile nel processo).
“Ho sempre difeso e non permetterò nei confronti delle donne la violenza e l’arroganza. Un uomo che ha questi comportamenti, va chiamato in un altro modo… vi chiedo scusa a nome loro“, ha concluso l’attore nel post. Bova sta ricevendo moltissimo sostegno dai suoi follower, ma ora toccherà ai giudici stabilire quali siano le responsabilità legali dell’accaduto.
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