Rapita, stuprata e uccisa a 9 anni: la svolta nel caso di Debbie Lynn Randall dopo 50 anni
Dopo mezzo secolo è arrivata una svolta nel caso di Debbie Lynn Randall, rapita, stuprata e uccisa quando aveva 9 anni, in Georgia, Stati Uniti.
Dopo mezzo secolo è arrivata una svolta nel caso di Debbie Lynn Randall, rapita, stuprata e uccisa quando aveva 9 anni, in Georgia, Stati Uniti.
Sono passati 51 anni da quando il caso di Debbie Lynn Randall ha sconvolto lo stato della Georgia, nel sud degli Stati Uniti: ora il cold case è stato finalmente risolto, grazie all’analisi del DNA, come ha confermato alla stampa l’ufficio del procuratore distrettuale della contea di Cobb, Flynn Broady.
Debby Lynn Randall è stata rapita, stuprata e uccisa il 13 gennaio del 1972, quando aveva 9 anni, mentre stava tornando a casa da una lavanderia a gettoni. Il suo corpo è stato ritrovato 16 giorni dopo la sua scomparsa: la bambina era stata stuprata e poi strangolata. All’epoca le indagini, però, nonostante le molte piste seguite dalle autorità, non avevano portato a niente e il responsabile non era stato trovato.
Nel 1972 gli inquirenti avevano trovato un capello e un pezzo di tessuto con i resti di Debby Lynn Randall, e col passare del tempo, grazie alle novità in campo scientifico, sono stati fatti dei progressi: un primo test del DNA effettuato nel 2001 aveva portato all’esclusione di diverse persone sospettate, e altri esami sono stati fatti nel 2015, nel 2019 e infine nel 2022.
Con l’ultimo test è arrivata la svolta nel caso e le autorità sono riuscite a identificare lo stupratore e assassino di Debbie Lynn Randall: si tratta di William Rose, un 24enne che si è suicidato nel 1974.
Il corpo di Rose è stato riesumato per il test del DNA, che ha trovato una corrispondenza del 100% con il piccolo pezzo di stoffa trovato con i resti della bambina.
Ron Alter, investigatore di casi irrisolti presso l’ufficio del procuratore distrettuale, ha dichiarato alla stampa che lui non crede che Rose conoscesse la bambina. Il ragazzo aveva dei familiari che vivevano nel quartiere, ed era spesso in giro per quelle strade. “L’ha vista da sola e l’ha rapita”, ha concluso Alter.
Melvin Randall, il fratello della piccola, era presente lunedì alla conferenza stampa in cui è stata annunciata la svolta nel caso. “Vorrei che mia madre fosse qui… Finalmente è finita, vogliamo solo dire che ringraziamo tutti voi per quello che avete fatto per far sì che questo giorno si realizzasse”, ha detto alla stampa.
I genitori di Debby Lynn Randall sono entrambi deceduti.
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