Marco Pantani, i genitori contro un recital sullo sportivo

La famiglia del Pirata di Cesenatico amareggiata dalla decisione da parte degli organizzatori dello spettacolo programmato nella città di Padova, dal titolo: “Marco Pantani - Storia di un linciaggio".

I genitori di Marco Pantani prendono posizione contro un recital dedicato al figlio, in programma a Padova, organizzato da Coa e Fondazione Forense e dal titolo Marco Pantani – Storia di un linciaggio.

Marco Pantani è stato un ciclista su strada italiano, con caratteristiche di scalatore puro. Soprannominato “il Pirata, è considerato tra i più forti scalatori puri di ogni tempo per i suoi record in salita e i riconoscimenti da parte di altri corridori. La sua carriera fu costellata da incidenti più o meno gravi, che a più riprese resero difficile (ma appassionante per il pubblico) il suo ritorno alle gare. Escluso dal Giro d’Italia 1999 a causa di un valore di ematocrito al di sopra del consentito, risentì del clamore mediatico suscitato dalla vicenda. Morì nel febbraio del 2004 a causa di un’overdose da cocaina e farmaci.

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La madre e il padre del Pirata di Cesenatico sarebbero stati coinvolti nella rappresentazione, ma poi hanno ritenuto di non essere stati ascoltati in alcune modifiche proposte. In una nota diffusa dagli avvocati della famiglia Pantani, Fiorenzo e Alberto Alessi, si legge:

“Prendono sconsolatamente atto di come si continui a maltrattare il proprio figlio. Senza tenere in nessun conto, né avere riguardo e rispetto, di un ragazzo da tempo morto e delle persone a lui vicine che ne vivono ancora il lutto”.

Nella stessa nota, la famiglia continua ad esprimere il dispiacere e la contrarietà sulla decisione presa dagli organizzatori del recital e concludono il comunicato così:

“Certamente esistono parole adatte a qualificare chi si rende comunque autore di miserevoli speculazioni, ma preferiamo tacere. Convinti, ormai, che sia proprio vero che la peggior forma di disprezzo resti il silenzio. Un grazie sincero – è la conclusione – a chi ricorda Marco per ciò che davvero è stato e di bello e significativo ha comunque potuto offrire”.

 

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