La scelta della regina Elisabetta sul figlio accusato di abusi sessuali

Sua Maestà prende ufficialmente le distanze dal principe Andrea, accusato di violenza negli Stati Uniti da Virginia Giuffre: il suo terzogenito d'ora in poi, non avrà più il titolo di Altezza Reale e affronterà il processo come un privato cittadino.

Il Principe Andrea, terzogenito della regina Elisabetta, è stato privato di tutti i suoi patronati e dei suoi ruoli onorari in ambito militare. Non solo, al Duca di York è stato tolto anche il titolo di Altezza Reale. Il provvedimento arriva dopo la decisione del tribunale di New York di mandare a processo il principe, accusato di violenze sessuali ai danni di Virginia Giuffre.

Una notizia che è arrivata attraverso una breve nota di Palazzo e pubblicata anche in un post Instagram, in cui si legge che nella causa giudiziaria in cui è coinvolto, il Duca continuerà a difendersi come un comune cittadino, e non potrà più svolgere nessun impegno pubblico. Pochissime righe, che spiegano la decisione della Regina Elisabetta e il suo prendere le distanze dalle vicende legali del figlio.

Un vero e proprio esilio interno quello che sta vivendo il principe e  che, secondo il Sunday Times, pare sia già in atto da quando lo scandalo è scoppiato, visto che il principe già non compare nelle foto ufficiali di famiglia da settimane. Un boom mediatico che non ci voleva proprio per i Windsor, soprattutto nell’anno del Giubileo di Platino della sovrana. Ragione per cui molti rumors già davano per certa la scelta della regina Elisabetta.

Appena saputa la decisione del giudice newyorkese, sua Maestà ha cancellato i titoli reali e militari del Duca di York, rimuovendolo dalla presidenza delle numerose fondazioni di beneficenza che dirige, e ora il principe è solo di fronte alle legge. Le accuse che gli muove Virginia Giuffre sono a dir poco pesanti: la donna lo ha denunciato per aver abusato sessualmente di lei quando era minorenne, nel 2001, sostenendo di essere stata obbligata a fare sesso con lui quando aveva 17 anni.

Giuffre è una delle donne che vent’anni fa è stata vittima del traffico di minorenni creato dal milionario newyorkese Jeffrey Epstein e dalla sua ex fidanzata e complice Ghislaine Maxwell. I legali del principe hanno tentato di far archiviare la causa con diverse motivazioni, ma il giudice Lewis A. Kaplan ha deciso che il processo si terrà e ha dato tempo ad entrambe le parti di reperire tutta la documentazione per la fase preliminare entro il 14 luglio 2022.

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