Alcuni clienti si sono lamentati di comportamenti inopportuni tenuti in spiaggia da te e dalle ragazze che stanno con te, certe cose non si fanno.

A denunciare l’episodio è stata proprio la destinataria del richiamo, Manuela Macario, in vacanza a La Baia di Maui, un bagno molto noto a Lido di Spina, Comacchio.

Manuela Macario è la presidentessa di Arcigay Ferrara, che sentendosi riferire tali parole dal gestore del bagno, ha denunciato l’intero episodio sul suo profilo Facebook.

Non ho fatto in tempo ad avvicinarmi alla cassa che la titolare, con aria imbarazzata, mi ha chiamato in disparte per dirmi che alcuni clienti si erano lamentati di comportamenti inopportuni tenuti in spiaggia da me e dalle “ragazze che stanno con me”.
COMPORTAMENTI INOPPORTUNI?! QUALE GENERE DI COMPORTAMENTI INOPPORTUNI?!
Questa è stata la domanda che mi è venuta spontanea fare!

Da quel momento è stato solo un susseguirsi di allusivi riferimenti da parte della titolare e di esplicite e incalzanti richieste da parte mia.

Cosa mai abbiamo potuto fare “io e le ragazze che stanno con me” di così inopportuno da scomodare la quiete di qualche cliente? E quale cliente, chi? Non si sa, perché la titolare ci ha tenuto a dirmi che “si dice il peccato ma non il peccatore”. Ma come? Mi si muovono accuse calunniose, si allude ad atti osceni in luogo pubblico e non mi dici chi sia stato a fare queste rimostranze?!

Questo il post completo:

Non era la prima volta che Manuela Macario visitava la Baia (così chiamata dai locali): come spiega nel suo post, erano ormai più di 10 anni che visitava regolarmente la spiaggia e fra lei e i gestori si era ormai creato un rapporto di stima, quasi amicizia.

Ma se le stesse affermazioni fossero state fatte su una coppia eterosessuale, li avrebbero presi da parte con aria costernata per metterli al corrente di tali rimostranze? Non avrebbero cercato in tutti i modi di approfondire il concetto di comportamenti inopportuni?

Non avrebbero escluso a priori dalla loro mente la possibilità che clienti seri e stimati potessero davvero essere soggetti attivi di comportamenti non consoni al buon costume e al vivere civile?

Perché se tale calunnia viene rivolta a me, si sentono invece in dovere di farmelo presente, senza nemmeno sapermi dire con precisione quali siano questi comportamenti?

L’unica spiegazione data da uno dei titolari del Bagno (contattato dal quotidiano online Estense) è quella di aver semplicemente riferito le segnalazioni di alcuni clienti, aggiungendo che loro in prima persona non hanno visto nulla e non hanno voluto approfondire, volendo restarne fuori.

Manuela denuncia:

Se non sono i migranti sono i gay, se non sono i gay sono i disabili. Le notizie si rincorrono, gli episodi si moltiplicano, i commentatori da social si sbizzarriscono.

Non è giusto che qualcuno nel 2017 si permetta di calunniare e diffamare persone stimate e oneste.
Ma dove è il rispetto, dove la stima, dove quell’attenzione verso il cliente?

Continua la donna, indignata, nel suo post di Facebook:

Noi abbiamo fallito, questo non è il mondo migliore che sognavo e per cui ho lottato tanto. Ma continuerò a lottare, graffiandomi la pelle e spezzandomi le ossa per voi bambini di oggi.
Perché nessuno di voi mai più si debba vergognare di ciò che è e debba subire certe umiliazioni.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!