La lezione di Roberto Vecchioni sull'origine della parola "stupro" che dice molto della nostra società
L’artista ha spiegato l’origine del termine in trasmissione su La7: “I romani accettavano lo stupro: qualsiasi uomo poteva stuprare una donna”.
L’artista ha spiegato l’origine del termine in trasmissione su La7: “I romani accettavano lo stupro: qualsiasi uomo poteva stuprare una donna”.
Roberto Vecchioni ha parlato dell’origine della parola stupro in tv. Ospite al programma In Altre Parole su La7, il cantautore e professore ha spiegato come il termine sia etimologicamente collegato alla parola ‘picchiare’.
“Questa è l’origine della parola stupro: ‘tup’ significa toccare, anzi picchiare, anzi battere, tanto è vero che il verbo greco è ‘tupto’ che significa toccare, battere”, ha esordito il professore. “Vi faccio notare che in napoletano ‘battere alla porta’ si dice ‘tuppe tuppe’”.
“I romani e i latini avevano un senso della violenza normalissimo: esisteva uno stupro semplice e uno violento nella legislazione romana. Era accettato lo stupro semplice: qualsiasi uomo poteva stuprare una donna”, ha proseguito poi Roberto Vecchioni, spiegando quanto già all’epoca la violenza sulle donne fosse normalizzata.
“Un esempio è Zeus, che è quello che nella mitologia prende tutte le donne che vuole, con motivi vari, o per procreare altri mezzi dèi o per far vedere che lui comanda, che è il più forte di tutti e non c’è niente da fare”, ha poi concluso Vecchioni.
Un’etimologia che, ancora una volta, ci dice che lo stupro non ha nulla a che fare con gli impulsi sessuali, ma piuttosto con la sopraffazione. Una dimostrazione di forza violenta, un’imposizione e un desiderio di sottomissione volti a riaffermare il proprio potere sulle categorie marginalizzate: ne sono un esempio lo stupro punitivo, utilizzato per ‘correggere’ comportamenti ritenuti devianti, oppure lo stupro di guerra, ma anche pratiche spesso cristallizzate in leggi come il delitto d’onore, che ha lo scopo di ristabilire la gerarchia ogni qualvolta il potere maschile venga messo in discussione.
Tra i commenti al video, postato sul profilo Instagram del canale, anche quello dell’attivista femminista Carlotta Vagnoli, che osserva: “Bravissimo Vecchioni. La correlazione tra stupro e potere è proprio il centro del discorso. Tant’è che le leggi dell’antica Roma imperiale sulla depenalizzazione della violenza ci son piaciute così tanto che ce le siamo portate fino a poche decine di anni fa. Ius corrigendi e delitto d’onore su tutte”.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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