A Roma è stata creata una zona rossa per contenere la peste suina

Dopo i cinghiali positivi al virus trovati nella riserva naturale dell’Insugherata a nord-ovest della capitale, sabato 7 maggio 2022, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato un’ordinanza con cui si istituisce una red zone per cercare di contenere la diffusione della malattia.

Dopo i casi di peste suina africana, trovati nella riserva naturale dell’Insugherata a nord-ovest di Roma, sabato 7 maggio 2022, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato un’ordinanza con cui si istituisce una zona rossa per cercare di contenere la diffusione del virus.

Il caso zero è stato un cinghiale positivo alla peste suina, ritrovato nel parco naturale, e pare che altri due animali abbiano contratto il virus nella stessa zona, che si trova vicino Monte Mario, Balduina e Primavalle. Lo rende noto l’assessorato alla Sanità della Regione Lazio:

“Da primi riscontri su analisi dei prelievi effettuati sui cinghiali emergono con alta probabilità altri due casi di positività su 16 campioni prelevati. I casi sono riferiti alla stessa area del caso 0. I campioni verranno inviati all’Istituto zooprofilattico di Perugia per la definitiva conferma”.

La zona rossa riguardai territori a nord e nord-ovest dal Grande Raccordo Anulare; a est e a sud-est dal fiume Tevere; a sud dalla Circonvallazione Clodia, da via Cipro, via di San Tommaso D’Aquino, via Arturo Labriola, via Simone Simoni, via Pietro De Cristofaro e via Baldo Degli Ubaldi; e a sud-ovest da via di Boccea.

In tutta quest’area non si possono organizzare eventi e raduni, e neanche pic-nic nelle aree agricole e naturali. Si ribadisce il divieto di avvicinare i cinghiali e dare loro da mangiare, e inoltre è raccomandata la disinfezione delle scarpe all’uscita di tutte queste zone.

Gli enti di gestione dei parchi stanno aumentando la sorveglianza della popolazione suina presente sul territorio, e i servizi veterinari analizzeranno le carcasse di cinghiali morti e malati per verificare la presenza del virus. Solo nell’area di Roma, negli ultimi giorni, “Sono state trovate 14 carcasse. – ha fatto sapere il commissario straordinario per la peste suina, Angelo Ferrari – Spero negative al virus”.

Inoltre, è previsto anche un censimento delle aziende che detengono suini e delle persone che li hanno come animali da compagnia. La popolazione è stata invitata a segnalare gli avvistamenti di carcasse di cinghiali o animali moribondi al numero verde gratuito della Protezione civile regionale 803 555.

La peste suina africana, letale per gli animali ma non trasmissibile all’uomo, è endemica nell’Africa sub-sahariana. Dal 2007 in Europa si è diffuso un nuovo ceppo, rilevato per la prima volta in Italia a gennaio 2022, tra Liguria e Piemonte. Il virus riesce a vivere in ambiente esterno fino a 100 giorni e per molti mesi all’interno di salumi o nella carne congelata. Il tasso di letalità è molto alto, il 90 per cento degli animali contagiati muore nel giro di dieci giorni per emorragie interne.

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