Ryan Grantham di Riverdale, da star bambina a killer: "Ho ucciso mia madre"
Ryan Grantham, conosciuto per il ruolo di Jeffery in Riverdale, ha ucciso sua madre a sangue freddo nel 2020 e ora è stato condannato all'ergastolo.
Ryan Grantham, conosciuto per il ruolo di Jeffery in Riverdale, ha ucciso sua madre a sangue freddo nel 2020 e ora è stato condannato all'ergastolo.
L’attore canadese Ryan Grantham, 24 anni, è comparso davanti alla Corte Suprema della Columbia Britannica a Vancouver per la sua udienza di condanna a giugno, per l’omicidio di sua madre: Grantham è stato condannato all’ergastolo con un periodo minimo senza libertà vigilata di 14 anni il mese scorso.
Grantham ha iniziato la sua carriera in spot pubblicitari all’età di 8 anni, poi sono arrivati i primi cortometraggi e lungometraggi in Canada a 9 anni. Grantham ha recitato in The Imaginarium of Doctor Parnassus e Diary of a Wimpy Kid. Il suo ruolo più recente è stato in Riverdale , dove ha interpretato Jeffrey Augustine in un episodio del 2019.
“Mi fa male pensare a quanto ho sprecato la mia vita“, ha detto Grantham davanti alla corte, come riporta la CBC. “Di fronte a qualcosa di così orribile, chiedere scusa sembra così inutile. Ma da ogni fibra del mio essere, mi dispiace“, ha dichiarato l’attore, ammettendo di non avere scuse per l’omicidio di sua madre, avvenuto in stile esecuzione.
L’attore si è dichiarato colpevole di aver sparato alla nuca della madre Barbara Waite con un fucile calibro 22 mentre lei suonava il pianoforte nella loro casa a Squamish, a nord di Vancouver, il 31 marzo 2020.
Grantham, di fronte alle domande della polizia riguardo alla sua motivazione, ha spiegato che l’ha uccisa perché non poteva sopportare che la madre assistesse “alla violenza che intendeva commettere sul mondo e su se stesso“.
Il ragazzo aveva avuto impulsi suicidi e omicidi nei mesi precedenti l’uccisione della madre: per mesi aveva progettato di assassinare il Primo Ministro canadese Justin Trudeau, come ha descritto lui stesso in un diario recuperato in seguito dalla polizia.
Il 1 aprile, dopo aver ucciso la madre, Grantham aveva preparato l’auto di famiglia con tre pistole, una dozzina di molotov e “abbastanza munizioni per scatenare una piccola guerra“, come riportato dal Vancouver Sun.
Grantham ha confessato durante la sentenza che aveva intenzione di commettere un atto di violenza di massa al Lions Gate Bridge di Vancouver o alla Simon Fraser University, dove era stato studente. Prima di costituirsi Grantham ha detto di essersi seduto in macchina con una pistola puntata alla testa.
“Ho tolto al mondo una bella vita, quindi devo al mondo una vita“, ha detto Grantham durante la sentenza, spiegando il perché non avesse premuto il grilletto.
Il ragazzo si è poi costituito recandosi a una stazione di polizia, dicendo a un’agente: “Ho ucciso mia madre… avrebbe saputo che sono stato io“.
Grantham si era esercitato a compiere l’omicidio. Come mostrato alla corte, il ragazzo aveva filmato con una Go-Pro le “prove” di lui che si avvicinava a lei da dietro con una pistola mentre lei era seduta a suonare il pianoforte. In un video girato dopo l’omicidio e mostrato alla corte, si sente Grantham dire: “Le ho sparato alla nuca. Nei momenti successivi avrebbe capito che ero stato io“.
Il corpo di Barbara Waite è stato scoperto dalla figlia Lisa Grantham, che ha dichiarato alla corte che sua madre stava lottando contro il cancro. “Ryan non le ha dato alcuna possibilità di difendersi“, ha detto Lisa Grantham alla corte, dicendo che suo fratello è un pericolo per le persone.
Le perizie psichiatriche hanno rilevato che Grantham si trovava in uno stato mentale alterato e aveva pensieri suicidi prima dell’omicidio: al ragazzo è stato diagnosticato un disturbo dell’umore e l’abuso di sostanze stupefacenti.
Vegetariana, amante dei libri, dello sport e di qualsiasi cosa sia vecchio di 500 anni o più.
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