Sabrina Bergonzoni avrà l'ultimo tema scritto dalla figlia, morta a 13 anni di cancro

Nel 2018, tre mesi prima di andarsene, Eleonora sostenne da privatista le prove di idoneità alla terza media. Da allora la madre ha continuato a chiedere di poter aver quello scritto fatto dalla ragazza prima di morire, e ora finalmente potrà leggerlo.

Eleonora è morta a 13 anni, a settembre 2018, a causa di un cancro contro il quale combatteva da tempo. Tre mesi prima di andarsene, il 28 maggio, sostenne da privatista il tema per le prove di idoneità alla terza media. Da allora la madre, Sabrina Bergonzoni continua a chiedere di poter aver quello scritto fatto da sua figlia prima di morire.

Ora la sua battaglia è finita e finalmente potrà leggere le parole della sua bambina: “Lunedì (6 giugno 2022, ndr) ritirerò il tema di Eleonora, pare si tratti di un tema leggero e dolce. Appena sono stata contattata dalla dirigente ho pianto”, ha scritto Sabrina Bergonzoni sulla sua pagina Facebook. Nel post la donna spiega cosa ha significato il suo percorso per poter avere quello scritto:

Il viaggio era importante quanto la meta. L’ascolto delle famiglie è il tema centrale di questo polverone. Speriamo ci sia un briciolo di attenzione e di umanità in più in futuro e che ci siano sempre meno burocrati.

Tanti gli appelli via social che hanno attirato l’attenzione della stampa nazionale, anche grazie all’articolo del Corriere della Sera, e finalmente il lieto fine è arrivato, anche se la strada per raggiungerlo non è stata semplice. Bergonzoni, che ha anche creato l’associazione AGITO, organizzazione di volontariato nata per portare attenzione sui tumori ossei rari degli adolescenti, ha fatto innumerevoli tentativi per avere quel tema di Eleonora, così importante anche perché scritto in un periodo in cui la ragazza si era come chiusa nel suo silenzio.

“Finora i tentativi con la scuola si sono arenati”, denunciava su Facebook. “Coglierò il suggerimento di inoltrare la domanda via pec ovviamente, ma, poiché non sono l’unico genitore a cui è accaduta questa cosa, urge qualche riflessione”. E infine i ringraziamenti e la speranza che qualcosa possa cambiare: “Ho creato AGITO grazie a persone meravigliose che ho incontrato nelle istituzioni e ieri ne ho conosciute altre. Insieme i muri di gomma si possono abbattere, uno ad uno. Grazie a tutti”.

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